PROGETTO “INCLUDIAMOCI”: REALTÀ VIRTUALE E SPATIAL AUGMENTED REALITY PER L’INCLUSIONE SOCIALE
Con un convegno, uno spettacolo teatrale e una mostra si concluderà venerdì 10 giugno 2022 al Teatro Paisiello di Lecce il progetto “Includiamoci”, finanziato nell’ambito dell’avviso pubblico “Giovani per il sociale 2018” e realizzato dall’Associazione Nova Vita di Casarano, dall’AVR Lab – Augmented and Virtual Reality Laboratory del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento e della compagnia Astragali Teatro di Lecce. Nel corso della giornata verranno presentate le varie attività di progetto, che hanno visto l’importante contributo dell’AVR Lab UniSalento: con l’utilizzo della realtà virtuale è stato infatti realizzato un vero e proprio museo virtuale che raccoglie i contenuti creativi realizzati dai partecipanti (disegni, sculture, video e foto), e grazie alla “spatial augmented reality” sono state “animate” le scenografie dello spettacolo teatrale in programma.
Spiega il professor Lucio Tommaso De Paolis, docente a UniSalento di Applicazioni di realtà virtuale e aumentata e Direttore dell’AVR Lab: «Negli ultimi anni si è assistito a un importante cambiamento del sistema scolastico ed educativo, con il passaggio dalla cultura dell’integrazione, intesa come inserimento nell’ambiente formativo delle persone con “bisogni educativi speciali”, alla cultura dell’inclusione, tesa a perseguire una condizione di pari opportunità e a valorizzare l’unicità dell’individuo, quale punto di forza e di arricchimento per la collettività. Il progetto “Includiamoci” si inserisce in questo contesto e mira a creare “botteghe” per l’inclusione sociale, puntando sulla commistione tra creatività e tecnologie innovative. La metodologia adottata dal progetto si basa sull’impiego di tecniche di art therapy, volte a stimolare i partecipanti e coinvolgerli nel processo creativo, con la successiva elaborazione dei contenuti: questa scelta è stata dettata dagli innumerevoli benefici che il processo di creazione artistica permette di ottenere, consentendo a ciascuno di utilizzare un linguaggio non verbale per esprimere sentimenti ed emozioni e di riuscire a comunicare il proprio stato d’animo anche in presenza di difficoltà evidenti. L’impiego delle tecnologie, quali la realtà virtuale per il museo virtuale e la spatial augmented reality per le scenografie digitali, ha permesso di rimuovere delle barriere, “immergendo” i partecipanti in uno spazio percorribile e visitabile di cui essere protagonisti come creatori, narratori e fruitori».