Q UESTO È TUTTO DI QUI: IL BESTIARIO SALENTINO DI OSVALDO PILIEGO A CAPRARICA DI LECCE
Martedì 9 gennaio alle 19:30 nel Caffè Greco in Piazza Vittoria a Caprarica di Lecce prosegue il tour di presentazione di Questo è tutto di qui – Bestiario salentino dello scrittore leccese Osvaldo Piliego.
Nel libro, pubblicato da Edizioni Ergot, i testi sono affiancati dalle illustrazioni di 31 artiste e artisti pugliesi con il coordinamento artistico di Brizzo, le introduzioni di Mauro Marino e Alessio Fasano e il cover design di Erik Chilly. Le parole dell’autore e i disegni di Chiara Rescio, Egidio Marullo, Chekos, Andy Trema, Paola Rollo, Alberto Giammaruco, Mauro Curlante, Samuel Mello, Francesco Cuna, Frank Lucignolo, Valeria Puzzovio, Boris Colorblind, Nessuno Niemand, Efrem Barrotta, Carmelo Garofalo, Brizzo, Sasori Komomo, Emilia Ruggiero, Alessandro Romita, Chiara Spinelli, Fergs, Elisa Costa, Laurenji Bloom, Andrea Merenda, Betti Greco, Giancarlo Nunziato, Massimo Pasca, Luisa Carlà, Gianni Cudazzo, Gabriele Conte, Veronica La Greca danno vita a una galleria di personaggi e luoghi del Salento. Non la solita guida ai luoghi e ai sapori di Puglia ma una mappatura degli ultimi, un bestiario fatto di animali veri e fantastici, un albo illustrato per adulti. Una mostra immaginaria, un quaderno di schizzi e bozze, una fotografia non esaustiva dello stato dell’arte di “qui”. Prossimi appuntamenti alla Biblioteca OgniBene di Lecce (sabato 13 gennaio alle 18) e nel Palazzo Baronale di Novoli per il ricco programma della Fòcara (domenica 14 gennaio alle 16:30).
«Nei periodi bui sono le parole il luogo del conforto, poco importa dove vanno poi, l’importante è che arrivino. Il lento metterle insieme una accanto all’altra è il costante lavorio che mi distrae da me e mi fa stare bene. In questi anni recenti, tra chiusure forzate e isolamenti spontanei, ho abbozzato una serie di piccoli ritratti, incipit di possibili storie, romanzi mai nati, prove tecniche di racconti», sottolinea l’autore. «L’ho fatto per condividerle subito con gli altri, quasi a dire, tra un libro e l’altro che fatica a uscire, che comunque non ho smesso, che il vizio di scrivere, come gli altri del resto, ancora non mi è passato. Non l’ho fatto pensando che finissero sulla carta, erano appunti digitali e nulla più. Se non fosse stato per Simone Rollo e Brizzo questo libro non ci sarebbe», precisa Piliego. «Sono stati loro a immaginarlo così com’è: una galleria di personaggi e luoghi di questa terra, uno spazio popolato da tante persone che hanno scelto di regalarmi una porzione del loro tempo e del loro talento. E così quello che non poteva essere un libro è diventato qualcos’altro, una sorta di catalogo di una mostra immaginaria di 31 artisti salentini con le “didascalie” scritte da me, un quaderno di schizzi e bozze, una fotografia non esaustiva dello stato dell’arte di “qui”. Il “Qui” è la mia ossessione, la mia personale malattia, ed è forse anche la causa del mio essere uno “scrivente” di periferia, fuori moda, lontano dai meccanismi dell’editoria di oggi», continua. «Non ci resta che fare artigianato, quello che un tempo chiamavamo autoproduzione. Non è la solita guida ai luoghi e ai sapori di Puglia ma una mappatura degli ultimi, un bestiario salentino fatto di animali veri e fantastici, un albo illustrato per adulti».