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REDDITO DI CITTADINANZA? NO, SERVONO INVESTIMENTI PUBBLICI CHE CREANO LAVORO

REDDITO DI CITTADINANZA? NO, SERVONO INVESTIMENTI PUBBLICI CHE CREANO LAVORO

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Riflessione del presidente regionale del gruppo Direzione Italia-Noi con l’Italia, Ignazio Zullo

Reddito di cittadinanza? No grazie e vi spiego anche il mio punto di vista: i miei genitori mi hanno sempre spronato ad impegnarmi nello studio e mi proiettavano in una prospettiva di miglioramento della condizione sociale rispetto alla quale appartenevo. Questo accadeva in tutte le famiglie. Oggi, invece, la prospettiva per i nostri figli è il reddito di cittadinanza che alimenta un’invidia malsana verso chi ha di più. Insomma, una sciagura sociale che tende a livellare verso il basso. La scolarizzazione e la lotta all’analfabetismo è stata una priorità e sono fioriti licei e università e i nostri giovani, bravi ed intelligenti, si sono laureati in materie giuridiche, economiche, tecniche, scientifiche, letterarie ecc.. altri si sono professionalizzati nelle arti e nei mestieri.

Ci vuole coraggio oggi a prospettare loro il reddito di cittadinanza , con le ondate di populismo a 5stelle, quando invece abbiamo bisogno di investimenti pubblici su opere e su risorse umane che creerebbero lavoro e dignità. Abbiamo il patrimonio pubblico ( strade, cimiteri, edifici scolastici, strutture sanitarie, infrastrutture trasportistiche, strutture penitenziarie e giudiziarie, impiantistica sportiva e culturale) senza alcuna manutenzione. Se solo lo Stato investisse nella manutenzione del patrimonio pubblico si creerebbero migliaia di posti di lavoro, sicurezza, decoro e qualità di vita.

Senza contare che se si investisse nell’agricoltura, nel turismo, dell’enogastronomia quanto lavoro si creerebbe? Per non parlare delle risorse umane occorrenti nella Pubblica Amministrazione depauperate dai blocchi di assunzioni perpetuatisi nel tempo. Mancano le figure dirigenziali negli Enti Pubblici con tanti giovani laureati per strada, carenze di vigili e di forze dell’ordine, carenze di personale sanitario negli ospedali, carenze nelle scuole e nelle Università.

Si stimano 110 miliardi di euro di evasione e proventi da attività criminali e non si rafforzano gli organici giudiziari e delle forze dell’ordine. E se ci fossero investimenti pubblici, intorno al pubblico crescerebbe il privato con il lavoro e l’occupazione. Quanto lavoro si potrebbe creare e quanti nostri figli non emigrerebbero o potrebbero ritornare ma per i populisti a cinque stelle la soluzione è il reddito di cittadinanza che toglie dignità. Non un pentastellato o un leghista che parli di assunzioni.

No, non ci sto. È una tecnica propagandistica utile al momento ma non darà mai futuro e famiglia ai nostri giovani. Serve il lavoro e serve una classe politica responsabile, lungimirante che sappia scommettere su se stessa perseguendo imprese difficili ma foriere di risultati duraturi. Riflettere per capire quanto pericolo oggi rappresentano le forze politiche populisti contro le quali va organizzato un argine. E non ci importa se diranno che siamo i poteri forti. No, essere contro i populisti non è da poteri forti ma da forti poteri di responsabilità.

redazione.lecceoggi@gmail.com

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