RESPINTA L’ISTANZA DI FALLIMENTO DELL’ALBA SERVICE
La notizia del rigetto della richiesta di fallimento della partecipata da parte del giudice Alessandro Silvestrini per i lavoratori è un’ottima notizia, ma non è servita a calmare l’ambiente, piuttosto surriscaldato, a palazzo dei celestini dove, ancora una volta, c’è stato uno scontro tra i lavoratori, da una parte, e consiglieri e dirigenti, dall’altra, riuniti nella seconda commissione presieduta dal consigliere d’opposizione Nunzio Dell’Abate.
L’istanza di fallimento, presentata dal presidente del collegio sindacale Filippo Calò ha dei chiari vizi di forma. A questo si aggiunge la bocciatura di alcuni articoli della riforma Madìa che riguardano il fallimento delle partecipate, per cui spiragli aperti, si ricomincia, innanzi tutto con la richiesta, avanzata a gran voce da tutti, della necessità da parte di Gabellone di nominare un nuovo liquidatore.
E poi sul tavolo l’altro nodo: quello degli stipendi, che i lavoratori non vedono da 18 mesi e dello stanziamento di finanziamenti che pur essendo entrati nelle casse della provincia, così come ha sottolineato tra le polemiche il dirigente del settore finanziario Pantaleo Isceri, sono ritornati a roma, utilizzati per compensare il bilancio. 2 milioni di euro, come annunciato, sono previsti nel bilancio 2016 della Provincia. Sarà questo il punto di partenza da cui ricominciare?