RIFLESSIONI DI FEDERICO MASSA SUI METODI APPLICATI DALLA “REGIONE”
Resto letteralmente allibito dal metodo che l’Amministrazione regionale ha seguito (e ritengo, se tanto mi da tanto, seguirà anche in futuro per le nomine di competenza nelle società e/o nelle agenzie pubbliche.
Non pochi sono serissimi dubbi di legittimità, anche con riferimento, per amministratori ed ex amministratori pubblici, alle norme contenute nella Legge Severino.
Ma, anche a voler prescindere da tanto, è facile evincere che i requisiti cui in concreto si è fatto riferimento sono i seguenti: essere parte del mondo imprenditoriale barese, meglio se interessato alla materia degli appalti pubblici; in alternativa essere o essere stati amministratori pubblici ovvero essere stati candidati in qualcuna delle liste civiche riferibili al Presidente Emiliano.
Tutto ciò è inaccettabile; non vi è alcuna considerazione delle competenze possedute dai nominati e nessuna, anche minima traccia di selezione pubblica sulla base di parametri oggettivamente verificabili.
Ma non doveva essere la Regione Puglia modello di trasparenza e partecipazione?
Se la situazione non fosse tragica verrebbe da sorridere, pensando ai virulenti attacchi di Emiliano al PD partito delle lobby e dei petrolieri.
“Ma mi faccia il piacere”, avrebbe detto il principe della risata, il grande Totò.
Federico Massa
Deputato PD