RIFLESSIONI POST REFERENDUM
Non sottovalutiamo Renzi: faremmo l’errore della sinistra che per anni ha sottovalutato Berlusconi, salvo perdere in maniera inaspettata in molteplici tornate elettorali.
Se da un lato oggi, 5 Dicembre, dobbiamo festeggiare la liberazione dall’ennesimo Governo non eletto dal popolo, dall’altro lato iniziamo già ad aver paura di ciò che verrà dopo.
La futura classe politica leccese ed italiana, che sarà rappresentata da noi giovani, deve basare la sua azione politica sull’umiltà e sull’obiettività: va dunque riconosciuto a Renzi molto coraggio, spesso purtroppo sfociato in enorme arroganza, oltre al riuscito tentativo di rottamare una numerosa e vecchia classe dirigente del centrosinistra italiano.
Bisogna stare attenti alla forza politica di Renzi: un uomo che da solo ha ottenuto il 40% al referendum, contro tutti gli altri partiti e contro pezzi del suo stesso partito, avrà sicuramente un futuro politico anhce se non nell’immediato.
Nel merito, la riforma costituzionale era un pasticcio: il Governo Renzi ha giustamente perso un referendum su cui puntava tutto, rassegnando le scontate dimissioni.
Cosa verrà dopo?
Un governo tecnico (per fare la legge elettorale e per tenere in regola i conti), un governo di larghe intese (per gli stessi motivi) o elezioni anticipate.
Diffido da quest’ultima ipotesi, poiché molti degli attuali parlamentari difficilmente rimarrebbero in sella in caso di nuove elezioni.
Ora la palla passa al centrodestra: serve un “rottamatore” anche da noi, qualcuno in grado di svecchiare una classe dirigente composta da 20 anni dalle solite facce. L’unica strada percorribile è sempre quella: un partito unico e primarie interne per individuare una leadership credibile in grado di superare la stagione di Berlusconi, un grande uomo politico che tuttavia a 80 anni suonati non è più appetibile nei confronti dell’elettorato italiano.
Ora testa al prossimo appuntamento elettorale da non sbagliare assolutamente, quello delle comunali leccesi del 2017: mancano meno di 5 mesi e il centrodestra adesso non può più avere la scusa dell’aspettare i risultati del referendum. Candidato sindaco e liste: non c’è più tempo da perdere.
Giorgio Pala
Presidente associazione Carpe Diem