I RITI DELLA SETTIMANA SANTA A BRINDISI
I riti della Settimana Santa che si ripetono da secoli a Brindisi sono abbastanza simili da quelli che si svolgono in tutto il Salento; certo le antiche tradizioni, fatte da manifestazioni popolari e religiose come le processioni e gli atti di spiritualità, hanno perso, nel tempo, parte d’emotività e sono vissute oggi con più distacco.
Oggi, è Giovedì Santo una delle tradizioni di maggior seguito è la celebrazione liturgica della “Messa in Cena Domini” che ricorda l’Ultima Cena di Gesù con i suoi discepoli e che prevede il rito della Lavanda dei piedi. Poi si procede all’esposizione del S.S. Sacramento sull’altare per ricordare il Santo Sepolcro (Altare della Reposizione) addobbato con piantine di grano e legumi dal colore giallognolo poichè fatti sviluppare in ambienti oscuri già dalla metà del periodo quaresimale. Inizia quindi la visita dei fedeli ai Sepolcri. La tradizione vuole che ci si debba recare ad almeno sette chiese diverse, o comunque a rendere visita ad un numero dispari di sepolcri.
A Brindisi c’è la tradizionale rievocazione della Madonna che cerca Gesù tra i soldati romani, dopo l’arresto, con “La Tromba ed Il Tamburo” una tradizione che sopravvive grazie alla passione di giovani musicisti brindisini. Il cammino di Maria si svolge, la notte tra il Giovedì ed il Venerdì Santo, nelle stradine del centro storico della città, in buona parte nella parrocchia di Santa Lucia; il richiamo della Vergine Maria, è accompagnato dal ripetuto rullo di tamburo. Per decenni i musicisti sono stati accompagnati nel loro lungo e lento tragitto, che sino agli anni ’50 si protraeva sino all’alba, da alcuni componenti dell’antica ed ormai disciolta Confraternita del Cristo. Oggi la prosecuzione del rito avviene il tutto si conclude nel volgere di due o tre ore, partendo sempre dalla Chiesa del Cristo dei Domenicani.
L’antica tradizione ha un duplice significato: la prima parte ricorda la ricerca del Figlio Gesù, ovvero quando la Madonna ignara dell’arresto lo cercava tra le fila dei soldati e per le strade della città, verso l’alba il suono assume il significato del “Canto del Gallo” legato ai tre rinnegamenti di Pietro, così come Gesù gli aveva predetto.
FINE PRIMA PARTE – SEGUE DOMANI 14 APRILE