ROMA: ELEZIONE DELLA SENATRICE CARMELA MINUTO
Una precisazione dal Senato: MINUTO (FI), seggio assegnato applicando la legge. nessun errore materiale è stato quindi commesso. chi lo sostiene è in malafede
“Che il Rosatellum non sia la più semplice delle leggi elettorali di questa Repubblica è assodato, che il calcolo della ripartizione dei seggi sia peggio del Cubo di Rubik lo dimostra il fatto che ci sono voluti giorni per la proclamazione degli eletti da parte delle Corti d’Appello. Ma questo non giustifica la malafede di chi, trovandosi fuori dal Parlamento, denuncia grossolani errori materiali da parte di magistrati che, viceversa, hanno fatto il loro lavoro applicando correttamente la legge”. Lo dichiara la senatrice di Forza Italia Carmela Minuto, eletta in Puglia. “La questione nasce dal fatto che il legislatore, in Puglia in modo particolare, aveva inteso individuare, nei due collegi senatoriali, un numero identico di senatori; sei per il collegio nord e sei per il collegio sud – prosegue Minuto -. E ciò in ragione della ripartizione della popolazione pugliese, equamente suddivisa tra i due collegi. Si tratta di una ripartizione che, correttamente, l’ufficio elettorale per il Senato della Corte di Appello ha ritenuto vincolante, attribuendo il sesto seggio al collegio Puglia 1 e quindi alla sottoscritta.Ora, pur comprendendo l’amarezza di chi non ce l’ha fatta, non si può far credere che questa decisione, giuridicamente ineccepibile, comporterà un danno all’Erario. I pugliesi stiano tranquilli, la mia elezione è avvenuta in modo regolare e in base all’esatta applicazione della legge, rispettando l’assegnazione dei seggi in ciascun collegio. Infatti, se al mio posto ci fosse l’imprenditore Michele Boccardi, ci sarebbe una sproporzione, ma soprattutto un danno alla volontà dei pugliesi che si ritroverebbero 7 senatori nel collegio Sud e 5 in quello Nord. In ogni caso – conclude la senatrice di FI -, io sono la più interessata di tutti all’insediamento della Giunta per le elezioni, proprio perché determinate assurde e offensive illazioni terminino una volta per tutte”.