ROMA: PRIMO ATTO DEL NUOVO GOVERNO: LA FIDUCIA DAL SENATO
Il Governo Conte incassa la “fiducia” al Senato con dieci voti più del previsto
Quella di ieri è stata lunga e faticosa per il nuovo Governo che si è presentato con tutto il suo staff al Senato per ricevere la prima fiducia; un atto che oggi dovrà riproporre alla Camera per poi poter operare a tutti gli effetti.
Il nuovo Premier, prof Conte, ha pronunciato il suo primo discorso nella veste di capo della compagine governativa giallo verde che, d’accordo con i due vice presidenti Di Maio e Salvini, si appresta a governare il nostro Paese.
E’ stato un discorso abbastanza dettagliato supportato dai frequenti applausi della maggioranza e disapprovato da sonori mugugni dall’opposizione. Tanti i temi trattati, ovvio nessuno troppo nello specifico, con qualcosa che è addirittura stata tralasciata: scuola e cultura. Nel complesso il presidente Conte ha ribadito, come programma di lavoro, quello che è stato il “Contratto” firmato dai partiti che costituiscono la maggioranza, M5s e Lega. Il prof Conte ha confermato l’appartenenza all’alleanza atlantica e il rispetto dei parametri europei, in una Ue più equa. Ma anche aperto la politica estera italiana verso Mosca. Giuseppe Conte ha elencato le priorità dell’esecutivo che sta nascendo, partendo da una duplice premessa: il contratto è “una pagina scritta che vincola” e per il Paese ora “soffia un vento nuovo”. Conte terrà la delega ai servizi segreti.
Dopo il discorso ci sono stati gli interventi dei vari Capigruppo ed ognuno ha espresso il proprio parere su quanto esposto dal prof Conte che, ha replicato ad ogni appunto con grande sicurezza oratoria. Dopo le esplicitazioni del “voto di fiducia” si è passati alla votazione che ha espresso il seguiente risultato: Senatori presenti 316; Senatori votanti 313. Tre senatori a vita si astengono sul voto di fiducia, mentre due sono in congedo: Giorgio Napolitano e Carlo Rubbia. E Renzo Piano è assente. I senatori che si sono astenuti sono: Mario Monti, Giuliana Segre, ed Elena Cattaneo. Il Governo ha ottenuto la fiducia con 171 voti favorevoli (maggioranza necessaria 161) e 117 voti contrati oltre a 25 astenuti.
Oggi, come detto, sarà la volta della Camera.