SAGRE E FESTE PATRONALI SEGNALATE DA LECCEOGGI
OGGI A LECCE SI FESTEGGIA “LLU RIU”
La gita fuori porta del martedì dopo Pasqua.
A Lecce, e solo a i leccesi oggi, dopo il “lunedì dell’angelo” si concedono un giorno di festa per godersi, tempo permettendo, la tradizionale gita fuori porta che tutti gli altri si sono goduta ieri.
Non è un privilegio dovuto al caso perché “llu Riu” affonda le sue radici nel tempo e nella storia di questo territorio. Il perché “llu Riu” a Lecce si festeggiava il martedì trova ampie spiegazioni per motivi economici e commerciali. Bisogna ricordare, infatti, che tutti i lunedì a Lecce, precisamente in p.za Sant’Oronzo, si svolgeva, ma ormai è una consuetudine che va sempre più scomparendo, un fiorente “mercato del lunedì” che vedeva convergere in città moltissimi commercianti in vino, olio e farinacei per trattare i loro affari. Un evento così importante e portatore di benefici finanziari per tutti non poteva essere spostato e i leccesi decisero di far slittare, meglio, la gita del dopo Pasqua.
I festeggiamenti al martedì dopo Pasqua trovano un altro fondamento di tradizione anche nel fatto che la chiesa dedicata alla Madonna di Loreto era sorta, per opera dei monaci Basiliani, fuggiti dall’Oriente per evitare le proibizioni imposte dall’imperatore Leone III , in una località chiamata Aurio che deriverebbe il suo significato toponomastico da Laυrion, diminutivo di Làυra. I Basiliani mantennero in queste zone il loro rito bizantino; è per questo motivo che si celebra la Madonna il martedì successivo alla Pasqua, come accade appunto nel rito bizantino.
Per quanto poi concerne la denominazione della gita, appunto “llu Riu” ci sono almeno due teorie.
Llu Riu, affonda la propria tradizione, nella profonda venerazione dei leccesi, ma anche degli abitanti di Surbo, verso la Madonna di Loreto la cui forma dialettale “d’Aurio e d’Auriu” ha subito tante di quelle varianti sino a diventare, appunto, “Llu Riu”.
Secondo altri “llu Riu” è senza dubbio un oronimo, indica cioè un “luogo posto su un’altura”, anche modesta come quella su cui sorge Monteroni (35 metri sul livello del mate), cittadina della cinta di Lecce come provano due oronimi molto vicini a “llu Riu”, ovvero, Monterone Crande e Monterone Piccinnu in origine Mont-Oriu
In ogni caso resta il fatto che, nei tempi passati la tradizione prevedeva il pellegrinaggio alla chiesa dedicata alla Madonna di Loreto, edificata nell’XI secolo insistente nelle campagne a nord della città. Al termine del pellegrinaggio i fedeli devoti usavano, poi, consumare un pasto portato da casa.
Non ci resta allora che goderci questo giorno e, potendolo fare, festeggiare anche quest’anno “llu Riu”