SAGRE E FESTE PATRONALI SEGNALATE DA LECCEOGGI
BAGNOLO DEL SALENTO: FESTA IN ONORE DEL PATRONO SAN GIORGIO – 23 aprile
La leggenda narra che in una città della Libia, chiamata Selem, in un grande stagno viveva un drago, che, avvicinandosi alla città, uccideva con il fiato tutte le persone che incontrava. Gli abitanti gli offrivano per placarlo due pecore al giorno, ma quando queste cominciarono a scarseggiare furono costretti a offrirgli una pecora e un giovane tirato a sorte.
Un giorno fu estratta la giovane figlia del re, la principessa Silene che, dopo le inutili resistenze del padre, si avviò verso lo stagno per essere offerta al drago.
In quel momento si trovò a passare di lì il giovane cavaliere Giorgio, il quale promise alla principessa il suo intervento per evitarle la brutale morte. Quando il drago uscì dalle acque, sprizzando fuoco e fumo dalle narici, Giorgio non si spaventò e lo trafisse con la sua lancia, ferendolo e facendolo cadere a terra. Poi fece sì che docile seguisse fino alla città la principessa e al popolo atterrito promise la salvezza e l’uccisione del mostro se tutti si fossero convertiti al Cristianesimo e si fossero fatti battezzare.
Così avvenne e Giorgio potè uccidere il drago.
San Giorgio è da sempre considerato santo patrono degli Scout e delle Guide. Questo per la simbologia a lui legata del bene che sconfigge il male.
ORTELLE: FESTA PATRONALE DI SAN GIORGIO 23 aprile
La fine del mese di Aprile coincide con le prime, importanti, feste patronali del Salento.
Ad Ortelle la devozione per il santo seguace e sostenitore dei cristiani, decapitato a Lydda in Palestina nel 303 d.C., è antichissima.
La leggenda narra che San Giorgio fu un grande guerriero capace di uccidere un drago che terrorizzava gli abitanti di Silene, in Libia. La statua del Santo presente nella chiesa matrice di Ortelle, lo ritrae nell’atto di uccidere la bestia ed è una delle più belle e maestose statue in cartapesta esistenti.
San Giorgio, per gli ortellesi, è in senso assoluto un termine di paragone. Se il suo martirio, o la sua stessa esistenza storica, è stata messa in dubbio in certi periodi anche dalla Chiesa stessa, la bellezza della effige in cartapesta dell’esemplare custodito nella Chiesa madre a lui dedicata, non è stata mai oggetto di discussione. “Beddrhu comu San Giorgi” è il complimento più gratificante che una madre potesse ricevere sul proprio figlio maschio. Anche se a dire la verità, come la statua di San Vito, anche il viso di San Giorgio ha un che di femmineo e di poco mascolino. Tuttavia, mai il nostro cavaliere ha subito l’onta, ne poteva succedere, di vedersi travestito da donna come successe anni orsono al povero Vito nella cappella a lui dedicata sui larghi di San Vito.
CORIGLIANO D’OTRANTO – FIERA DI SAN GIORGIO 21-22-23 aprile
La Fiera di San Giorgio costituisce un momento di particolare interesse e coinvolgimento della comunità.
L’Amministrazione comunale in collaborazione con le associazioni locali continua a mantenere vive le vecchie tradizioni miscelandole sapientemente con le nuove tendenze con un programma che prevede tra l’altro la Fiera Mercato – Sfilata di carri e cavalli – Tiro alla fune della Grecìa Salentina.
Nei giorni della tradizionale fiera di San Giorgio a Corigliano d’Otranto un tempo si svolgeva il rito delle “Vutti”, giorno in cui si spillava il vino dalle botti per festeggiare i fidanzamenti; è sicuramente una delle feste più sentite nel paese. Tutto si svolge nel fossato dell’imponente Castello e lungo le mura; non mancano mai i bellissimi carretti colorati trainati da cavalli agghindati a festa con fini paramenti. Tutto ciò in questa cornice assume un fascino ancora più bello.