UNA SALA OPERATORIA IBRIDA CON NUOVE TECNOLOGIE PER GLI INTERVENTI AL CUORE A CITTÀ DI LECCE HOSPITAL
La sala operatoria di ultima generazione è l’unica in Puglia. Combina operazioni di cardiochirurgia, chirurgia vascolare e procedure di cardiologia interventistica.
Il Dipartimento di Malattie Cardiovascolari di Città di Lecce Hospital – centro di eccellenza riconosciuto a livello nazionale in cardiochirurgia e cardiologia interventistica – può contare oggi su una sala operatoria tecnologicamente molto avanzata che consente di effettuare sia interventi di chirurgia cardiaca e vascolare
tradizionali che procedure cardiologiche interventistiche ed endovascolari nel medesimo ambiente operatorio.
La sala ibrida, questo il suo nome, unica di questo genere in Puglia, grazie alla concomitante dotazione di sofisticate apparecchiature di diagnostica radiologica e di tutta la tecnologia presente in una sala operatoria di cardiochirurgia tradizionale, consente di effettuare interventi di chirurgia cardiaca, vascolare e di emodinamica interventistica ad elevata complessità. Una delle apparecchiature presenti è un angiografo collegato a un braccio robotizzato che produce immagini radiologiche anche tridimensionali in tempo reale e che consente agli operatori di seguire ogni step dell’intervento.
Ma che cosa è una sala ibrida?
A spiegare nel dettaglio le caratteristiche di questa sala operatoria tecnologica e i tanti vantaggi per i pazienti, è il dottor Renato Gregorini, cardiochirurgo, Responsabile del Dipartimento di Cardiochirurgia di Città di Lecce Hospital.
“La novità vera della sala ibrida consiste nella possibilità di far lavorare a stretto contatto diverse professionalità: cardiochirurghi, emodinamisti, radiologi, chirurghi vascolari e anestesisti. Si viene, pertanto, a creare un approccio multidisciplinare in cui il processo decisionale terapeutico è affrontato con una visione globale ad indiscusso vantaggio del paziente.”.
“Le procedure che ora possiamo eseguire con maggiore sicurezza nella sala ibrida sono l’impianto transcatetere di valvola aortica (TAVI), la rivascolarizzazione miocardica chirurgica e percutanea, il debranching aortico chirurgico con concomitante impianto di protesi endovascolare ed il trattamento di ogni tipo di vasculopatia di interesse chirurgico ed endovascolare”.