SALERENITANA vs LECCE – Il giorno dopo: UN LECCE SEMPRE PIÙ SICURO SBANCA SALERNO
Mentre il mercato impazza nelle sue ultime ore di scambi e acquisti vari il Lecce ieri a Salerno ha dato una ulteriore dimostrazione che la compostezza con cui agisce la società è premiante perché con il loro saper fare riescono non solo a coagulare tutto l’ambiente ma a guidare verso un unico obiettivo tutti insieme perché come si sa l’unione dà la forza. Questo Lecce, bisogna dirlo a chiare lettere, è davvero forte. Non sarà la migliore delle formazioni ma ha quel qualcosa che riesce a far sopperire a tutti a mancanze che talvolta si manifestano. Sotto l’aspetto tecnico c’è da evidenziare come Liverani, con i suoi suggerimenti, è riuscito a far costruire una squadra che risponde quasi alla perfezione ai suoi concetti di calcio. Puntare alla vittoria è normale in ogni competizione, ma Liverani vuole arrivarci attraverso il gioco, talvolta addirittura bello; senza barricate difensive, ma imponendo il proprio sistema di coesione tra i reparti il tecnico romano è riuscito a creare un “undici” armonico che chiude gli spazi agli avversari e colpisce con rapidità quando con ripartenze veloci prende di volata le difese avversarie. Un sistema di gioco che è fatto di fraseggi e che con l’arrivo di Tachtsidis ha acquistato un tasso tecnico di grossa levatura. Si otterrà la promozione? Troppo presto per dare risposte esaustive, di certo, questo Lecce ci sta regalando una stagione che resterà ben impressa nella mente e nel cuore dei salentini.
Aver sbancato Salerno dopo che gli uomini di Gregucci erano riusciti a vincere in casa della capolista Palermo non è impresa da poco. Il risultato sarebbe stato anche più netto, se non clamoroso, se tutte le occasioni da rete fossero state sfruttate con più cinismo, ma va bene lo stesso. Importante, a mio avviso, è la maturazione dell’intera squadra nella gestione del vantaggio. Non chiusi in difesa ma pronti a contrattaccare l’avversario sbilanciato in avanti; prova lampante i calci d’angolo conquistati negli ultimi minuti e l’occasionissima fallita da Mancosu (stremato da una corsa di quanta metri palla al piede) nei minuti di recupero a fine match. Ma ora pensiamo all’Ascoli.
Eugenio Luciani