SALVEMINI E LECCE FIERE, LA SOLITA SINISTRA CHE SA SOLO SMANTELLARE
Carlo Salvemini rappresenta la solita sinistra girotondista che sa solo regredire, invocando l’utilizzo di spesa pubblica e additando come male assoluto ogni iniziativa dove pubblico e privato si incontrano per creare sinergie e sviluppo per la nostra città.
Apprendo, infatti, che al posto del polo “Lecce Fiere” edificato in Piazza Palio, Salvemini vorrebbe realizzare una palestra all’aperto…. Ricordo bene i miei anni da studentessa del Banzi, al centro di Piazza Palio vi era un gigantesco e fosso incolto e fangoso.
Il progetto del Polo Fieristico di Piazza Palio è invece a mio avviso un buon primo passo per stimolare sempre più la partnership tra privati e pubblica amministrazione, mentre la proposta del candidato della sinistra, che vedrebbe bene una palestra a cielo aperto al posto della struttura fieristica realizzata da imprenditori con esclusivi fondi privati, è sinonimo del solito modo di fare di chi vuole smantellare e non mettere a sistema e potenziare le buone intuizioni imprenditoriali.
E’ giusto sottolineare che il progetto ad oggi non ha ancora raggiunto il massimo delle proprie potenzialità, gli eventi organizzati sono ancora troppo pochi e la struttura può e deve essere migliorata, ma rispetto a quello che c’era prima, l’area tutta ha sicuramente goduto di un enorme miglioramento.
Non entro nel merito delle vicende giudiziarie, ma, da imprenditrice, l’investimento fatto nel cuore di Piazza Palio è stata un’ottima iniziativa privata (costata quindi Zero alle casse pubbliche), che ad oggi, sfruttata al solo 20% delle sue potenzialità, ha già creato un indotto per la città stimato in circa 10 milioni di euro.
Ciò significa che questo investimento va potenziato e portato a termine, non di certo smantellato.
Oltretutto, la città ha una carenza cronica: non abbiamo strutture sufficienti che possano ospitare con costanza eventi da oltre mille persone, come congressi o fiere di tiratura nazionale. Spesso Lecce viene esclusa come destinazione per questa tipologia di manifestazioni in quanto all’atto della scelta della location manca la sede in cui svolgerla. Riuscire a portare questo tipo di eventi nella nostra città, avrebbe ripercussioni positive su tutte le attività commerciali, alberghiere e turistiche che ospiterebbero migliaia di persone. Basta infatti vedere il modello di Rimini o Bologna.
Non serve l’ennesima piazza dove si lasciano giostre e attrezzature ad arruginire, ma abbiamo bisogno di nuove entrate e nuove vie di ulteriore sviluppo turistico, così da valorizzare e manutenere ancora meglio le tante aree verdi e pubbliche già presenti sul territorio.
Solo così, attirando investitori privati con progetti la cui ricaduta sia anche di utilità pubblica, potremo a mio avviso concretizzare concetti vaghi ed abusati quali la destagionalizzazione delle presenze e la creazione di una solida Industria del Turismo salentina
Federica De Benedetto