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SALVEMINI VUOLE FAR SMONTARE IL FILOBUS MA QUANTO COSTERÀ AI LECCESI?

SALVEMINI VUOLE FAR SMONTARE IL FILOBUS MA QUANTO COSTERÀ AI LECCESI?

Il candidato sindaco del centrosinistra, Carlo Salvemini, interviene in merito alla questione della mobilità, del filobus e di Sgm.

CARLO SALVEMINI

“La mobilità è un diritto di cittadinanza. Una mobilità efficiente serve a ridurre le disuguaglianze sociali e a tenere uniti i numerosi quartieri di Lecce, una mobilità efficiente è indispensabile per ridurre l’inquinamento, per prevenire l’abbandono e il degrado dello spazio pubblico, serve a muovere l’economia incentivando il commercio, favorisce l’attrattività della città per i turisti. Negli ultimi vent’anni questi obiettivi non sono stati presi in considerazione. È ora di cambiare e noi proponiamo, per punti, un cambiamento radicale delle politiche della mobilità.

Smontare il Filobus

Il Filobus è stata la più grande opera pubblica che la città abbia conosciuto, costata 23 milioni di euro e utilizzata quotidianamente, come certifica SGM, solo da 650 passeggeri al giorno, a fronte dei circa 15.000 previsti. La giunta Perrone, costituendosi parte civile nel processo per presunte tangenti, ha scritto in delibera che il filobus è:

“Un’opera pubblica frutto di un’attività illecita che rappresenta per l’Amministrazione Comunale un danno con effetti permanenti giacché rivelatasi del tutto inadeguata rispetto alle esigenze della città e pressoché inutilizzata dalla popolazione”.

Questo il giudizio – colpevolmente tardivo – che dallo schieramento politico che ha voluto il filobus e che governa Lecce da vent’anni. Questo il giudizio – perentorio e inappellabile – che esprime il Comune, socio di maggioranza della società SGM che gestisce il filobus. Inutile qui ricordare per l’ennesima volta che lo avevamo detto e previsto. Oggi conta quel che si intende fare.

Sarà mio impegno, da sindaco, rimuovere questo danno permanente. Non me ne laverò le mani come si è fatto finora, perché non accetto che i cittadini si debbano rassegnare a vedere Lecce imbruttita da un’opera inutile perché inutilizzabile, costosa e tecnologicamente ormai superata.

Il mio governo cittadino sarà quello impegnato nella dismissione di quest’opera inutile. Troveremo le risorse, ci prenderemo i tempi necessari, ma libereremo Lecce da questa condanna, per ripensare un trasporto pubblico efficiente e soprattutto adatto alle esigenze dei leccesi, dei pendolari e dei turisti.

Una SGM interamente pubblica e un’Agenzia della Mobilità per allargarla all’hinterland

In 10 anni la Sgm ha garantito ottimi affari al comune e al socio privato e nessun reale beneficio per la città. Grazie al business della sosta a pagamento chi ha investito nella società ha ottenuto un rendimento annuo del 21% sul capitale per oltre 10 anni: nel 2014 sono stati distribuiti utili di 3 milioni di euro. Una speculazione finanziaria che non ha garantito alcun ritorno sul trasporto pubblico, sulla realizzazione dei parcheggi, sulla mobilità ciclopedonale. Oggi la sosta garantisce alla società ricavi per quasi 5 milioni annui. Biglietti e abbonamenti dei bus e del filobus 900mila euro.

Il Comune non stanzia neanche un euro in bilancio per il trasporto pubblico, che funziona solo grazie al contributo regionale. È evidente che è ora di dare una nuova governance alla società che metta al primo posto l’interesse pubblico di offrire un trasporto efficiente ai cittadini grazie ai ricavi garantiti attraverso le strisce blu. Si tratta di una sfida che non ci spaventa: le società di trasporto delle più importanti città europee e italiane sono pubbliche: usciamo anche a Lecce dall’idea che pubblico sia sinonimo di spreco e inefficienza.

Io penso che la pubblicizzazione di Sgm consentirà di potenziare il servizio di trasporto pubblico, ampliando il bacino di utenza ai comuni dell’hinterland leccese, con corse più frequenti e orari prolungati. Dobbiamo farlo anche per ridurre i 34.418 spostamenti di automobili in ingresso e uscita da Lecce. Un traffico insostenibile che riempie i parcheggi a pagamento ma intasa e inquina i viali e il centro della città. Per lavorare in maniera efficace con i Comuni limitrofi Lecce istituirà l’Agenzia della Mobilità intercomunale: un soggetto interamente pubblico, nell’ambito del quale redigeremo il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, i bandi per la gestione del trasporto pubblico e attueremo misure di monitoraggio degli obiettivi”.

redazione.lecceoggi@gmail.com

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