HomeCronaca e AttualitàSAN CATALDO DI LECCE interessato da interventi conseguenti all’incendio divampato nel luglio del 2023

SAN CATALDO DI LECCE interessato da interventi conseguenti all’incendio divampato nel luglio del 2023

SAN CATALDO DI LECCE interessato da interventi conseguenti all’incendio divampato nel luglio del 2023

Dopo il nefasto evento che un anno addietro aveva trasformato la marina di Lecce, San Cataldo prima in un inferno di fuoco e poi in terra bruciata si è provveduto ad ultimare le operazioni di estirpamento e di allontanamento della necromassa che ha ricoperto la superficie boschiva di circa 19 ettari di pineta e di 21 ettari di macchina mediterranea che erano stati interessati.

Come tutti ricordiamo le fiamme si svilupparono arrivando ad interessare anche alcune abitazioni private oltre a danneggiare delle villette con annessi giardini in alcuni complessi residenziali.

Il Comune, con ordinanza 684 del 9 aprile c.a., dopo aver provveduto ad una precisa ricognizione dei danni grazie ad una attenta istruttoria dei propri uffici tecnici, ha provveduto ad adottare le giuste misure a tutela della incolumità pubblica.

Grazie alla suddetta ordinanza si è provveduto all’abbattimento degli alberi instabili o a imminente rischio di caduta, entro una fascia tagliafuoco di 20 metri dalle strade e dagli insediamenti residenziali, e alla rimozione della necromassa presente sul terreno a causa degli alberi bruciati e caduti.

Sempre con la stessa ordinanza le operazioni di taglio e rimozione della vegetazione completamente bruciata sono state subordinate al nulla osta del dipartimento regionale Agricoltura, sviluppo rurale e ambientale – sezione coordinamento servizi territoriali di Lecce, sollevando i proprietari dall’onere di ottenere una specifica autorizzazione ai lavori, essendo tale permesso assorbito dall’ordinanza sindacale.

Inoltre, grazie a una complessa procedura, la necromassa viene estirpata, essiccata, tritata, cippata e sanificata. Al termine dell’intervento, saranno prodotte 1880 tonnellate di biomassa, utilizzata integralmente per la produzione di energia elettrica. Ciò ha consentito di rendere l’intervento completamente gratuito per i sei proprietari dei terreni maggiormente interessati dall’incendio. L’Ente Provincia di Lecce ha anche provveduto allo sfalcio delle canne lungo le scarpate.

Secondo gli adempimenti di legge, le particelle delle aree percorse dal fuoco a San Cataldo saranno inserite nell’elenco aggiornato del catasto incendi, annualmente deliberato dalla giunta comunale sulla base della perimetrazione trasmessa dai carabinieri forestali.

“Su queste aree sono vietate per cinque anni – precisa l’assessore alla polizia locale e protezione civile Giancarlo Capoccia – le attività di rimboschimento e di ingegneria ambientale, salvo specifica autorizzazione concessa dal Ministro dell’Ambiente e per dieci anni, limitatamente ai soprassuoli delle zone boscate percorse dal fuoco, il pascolo e la caccia”.

L’obiettivo del divieto quinquennale, come chiarisce, è permettere alla zona boschiva colpita di riacquistare le caratteristiche antecedenti l’incendio: “Ci auguriamo che la natura – aggiunge – faccia il suo corso e restituisca presto almeno in parte il patrimonio arboreo perduto. Dal canto nostro, l’attenzione sui controlli di tutti quei terreni incolti, in stato di abbandono o a riposo, rimarrà sempre altissima. Non bastano le ordinanze che dichiarano il periodo di grave pericolosità per gli incendi boschivi e di interfaccia, ma bisogna farle rispettare”.

luciani.2006@libero.it

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