HomeCulturaSANTA MARIA DI LEUCA, MOSTRA DEL PITTORE PIERO LIGAS

SANTA MARIA DI LEUCA, MOSTRA DEL PITTORE PIERO LIGAS

SANTA MARIA DI LEUCA, MOSTRA DEL PITTORE PIERO LIGAS

Dal 15 al 30 giugno, Villa La Meridiana Caroli Hotels a Santa Maria di Leuca ospiterà la mostra del pittore Piero Ligas. La mostra sarà aperta ogni giorno dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 18:00 alle 21:00. Giovedì 15 alle 19:00 è previsto il vernissage.

Nato a Nurri nel 1948, si trasferì a Cagliari nel 1961. Giovanissimo scopre la passione per il disegno e la pittura. Inizia il suo percorso artistico da autodidatta nella realtà culturale cagliaritana. Dopo una fase surrealista e metafisica è approdato a una sua cifra stilistica in cui sono evidenti le influenze dell’arte del novecento. Procede per temi (Ammentos – Pietre – La violenza – La vita di Cristo – ed altri) che si sviluppa analizzando l’uomo e il suo universo.

“Quando Attilio Caroli è entrato – spiega Ligas – nel mio studio a Cagliari, dopo aver dato uno sguardo apparentemente fugace ma molto attento, mi ha invitato a realizzare una personale a Santa Maria di Leuca nella prestigiosa Villa La Meridiana. Nel ringraziarlo vivamente non posso nascondere la soddisfazione di poter esporre in uno scenario turistico di altissimo livello e di poter conoscere le note bellezze di Santa Maria di Leuca e di una parte del Salento.”

L’idea che sta alla base della mostra-personale di Ligas è la narrazione della vicenda umana del Cristo. Un Cristo inestricabilmente “uomo” dalla nascita, alla passione, alla morte, quasi un’allegoria del destino dell’uomo, in generale, e dell’uomo sardo, in particolare. Il suo “racconto” neo-figurale si sviluppa lungo un ritmo premeditato di temi allegorici e simbolici, dentro una intelaiatura grafica libera da regole e da legami prospettici, a piani bidimensionali gremiti e sovrapposti, connessi alla lezione del neo-cubismo e del neo-espressionismo, con segni graffianti, velocissimi, guidati da un gusto compositivo decisamente ancorato ad una cifra univoca e ad uno stabilizzato impianto figurativo che si ripete indefinitamente. Ma anche e soprattutto, le sacre rappresentazioni di Piero Ligas sono ancorate ad un registro cromatico e a una trama di colori che discendono dalla lezione drammatica e violenta dei fauves. Chiaramente tutte le composizioni ruotano intorno ad un centro rituale: il Cristo, impostato non secondo la trasfigurazione mistica dell’iconografia medievale e secondo la classicità idealizzante rinascimentale o nella concezione realistico-plebea del Caravaggio, ma risolto in una dimensione figurale graficamente moderna, un Dio triste diventato un uomo stilizzato, asessuato nè maschio nè femmina, quasi a significare un’identità umana che ritorna là donde è partita.

 

 

luciani.2006@libero.it

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