SEQUESTRO NEL PORTO DI SAN FOCA DA PARTE DELLA GUARDIA COSTIERA
I controlli effettuati hanno fatto emergere alcune irregolarità nei lavori di rifacimento dello scalo d’alaggio.
La Guardia Costiera di Gallipoli ha sequestrato un’area di cantiere di circa 1.400 metri quadrati in cui erano in corso lavori per la realizzazione di opere di difesa e ripascimento del molo foraneo commissionati dal Comune di Melendugno, nell’ambito di un progetto da circa 300mila euro.
I lavori sono iniziati in questi giorni per la sistemazione dello scalo di alaggio con mezzi meccanici che, dopo aver demolito il molo di protezione in calcestruzzo pre-esitente, stavano predisponendo un invaso mediante rigetto in mare dei materiali di risulta.
Le verifiche effettuate hanno fatto rilevare che che le attività erano state avviate senza aver preventivamente richiesto alla stessa Autorità Marittima l’emanazione dell’Ordinanza di interdizione dello specchio acqueo interessato dalle operazioni di demolizione del molo, indispensabile per garantire la sicurezza in mare nel corso dei suddetti lavori.
Inoltre sono emerse anche ipotesi di irregolarità edilizie ed ambientali, in particolare collegate con l’immissione in mare di materiale proveniente dalla demolizione del molo. Ancora più grave i militari hanno accertato che durante i lavori di demolizione del molo è stata danneggiata la scogliera naturale presente sul fondale del mare nel tratto interessato da quei lavori. Si è per questo è proceduto al sequestro del cantiere e alla denuncia dei responsabili dei lavori per violazione di norme del Codice della Navigazione, del Codice Penale, del Testo Unico dell’Edilizia e del Testo Unico in materia Ambientale.