SESTA EDIZIONE FESTIVAL INTERNAZIONALE DI MUSICA DA CAMERA
Fondato e diretto dalla pianista Beatrice Rana
Dodici appuntamenti per una settimana di concerti e approfondimenti tematici in luoghi di pregio di Lecce e, ancora una volta, “in campo aperto” nella masseria Le Stanzie di Supersano (Le)
Accanto alla direttrice artistica, solisti di fama internazionale
il violoncellista spagnolo Pablo FERRANDEZ, la violinista bulgara Liya PETROVA,
il QUARTETTO MODIGLIANI, il clarinettista Kevin SPAGNOLO, il pianista Massimo SPADA,
il violista georgiano Georgy KOVALEV
e giovani di sicuro talento
Ludovica Rana, Chiara Sannicandro, Ying Li, Maddalena Giacopuzzi
le formazioni cameristiche dei Conservatori di Lecce e Bari e delle accademie Avos Project di Roma e Accademia Stauffer di Cremona
L’edizione 2022 è dedicata al tema Contrasti:
“Portiamo la musica classica in contesti informali, accostando artisti dall’affermata carriera ad emergenti, repertori assai noti a pagine ugualmente belle ma rarissime – dice Beatrice Rana. L’ambizione è quella di rendere ciascun concerto un’esperienza irripetibile”
La sesta edizione si caratterizza, tra l’altro, per la nuova commissione ClassicheFORME al compositore Fabio Massimo Capogrosso, in prima esecuzione assoluta nell’ultima serata del festival, e per la novità “caffè leccese”, appuntamenti pomeridiani “in ghiaccio con latte di mandorla”
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Torna per la sesta volta nel Salento, dal 17 al 23 luglio 2022, ClassicheFORME, il Festival Internazionale di Musica da Camera fondato e diretto dalla pianista Beatrice Rana e promosso dall’Associazione Musicale Opera Prima, che porta la grande musica nei luoghi d’arte e nella campagna salentina, tra memorie d’infanzia, eccellenze storiche e tradizioni, raccogliendo attorno a sé il cenacolo ideale di musicisti, solisti di fama internazionale insieme a giovani di sicuro talento.
Anche quest’anno sarà un’intera settimana di musica all’aperto dal vivo e approfondimenti tematici, con undici appuntamenti nel capoluogo salentino ed uno in provincia, ancora una volta a Supersano (Le), nella storica masseria Le Stanzie.
Protagonisti saranno solide eccellenze del panorama internazionale come il violoncellista spagnolo Pablo Ferrandez, la violinista bulgara Liya Petrova, il brillante Quartetto Modigliani, il clarinettista Kevin Spagnolo, il pianista Massimo Spada e il violista georgiano Georgy Kovalev. A queste stimate certezze del mondo cameristico si uniranno giovani e giovanissimi di sicuro talento, fra cui vale ricordare la violoncellista Ludovica Rana, la violinista Chiara Sannicandro, la pianista Maddalena Giacopuzzi e nuovi volti selezionati da vere fucine d’arte futura quali il Premio Internazionale Antonio Mormone della Società dei Concerti di Milano con la vincitrice cinese della prima edizione Ying Li, l’Accademia di alta formazione romana Avos Project con il trio Ares, già prossimo al debutto discografico nonostante la giovane età, il prestigioso Stauffer Center of Strings di Cremona con Amai Quartet e, infine, i Conservatori di Lecce e Bari con le loro formazioni cameristiche.
I luoghi del festival spazieranno dal seicentesco Chiostro del Rettorato di Lecce, già Convento Carmelitano, impreziosito dagli affreschi del ‘700, al cinquecentesco Chiostro dell’ex Convitto Palmieri, che custodisce al suo interno anche la ricca Biblioteca Bernardini, cenacolo di cultura fin dalla fondazione nel 1863, dove pure si terrà un incontro dedicato al tema “Musica e televisione”, sempre nell’ambito del festival; quindi il Museo Storico della città di Lecce “MUST”, situato nell’ex monastero quattrocentesco di Santa Chiara, e la masseria Le Stanzie, vero gioiello di civiltà contadina coi suoi frantoi ipogei, i forni in pietra, i pergolati, le aje e le infinite stanze dedicate all’essiccazione di pomodori, peperoncini ed erbe aromatiche pendenti dai soffitti, autentica madeleine di ogni salentino doc. Senza dimenticare l’Ortale del Teatro Koreja di Lecce, rivisitazione moderna del classico “giardino salentino”, tra gli aromi delle erbe officinali e i profumi degli alberi di limoni.
ClassicheFORME è sin dalla sua nascita un festival di musica ambientato nell’arte e nella natura con un’identità precisa e inconfondibile, di certo tra le iniziative di divulgazione culturale più importanti a livello europeo per rivitalizzare e rinnovare la percezione della musica da camera nell’immaginario di giovani e pubblico mainstream: fresco e giovane come la sua affermata ideatrice, la pianista salentina Beatrice Rana, aperto come molte delle sue sedi concertistiche, intimo come gli infiniti intrecci d’amicizia tra i musicisti ospiti e i ricordi d’infanzia della sua direttrice artistica.
EDIZIONE 2022 – CONTRASTI
Quest’anno il festival segue un tema individuato nel titolo “Contrasti”, ispirato alla composizione del Trio di Bartok che caratterizzerà la serata inaugurale.
“Mi piaceva l’idea di evidenziare i contrasti che da sempre hanno contraddistinto la filosofia di ClassicheFORME” racconta Beatrice Rana. “Portare la musica classica dai grandi palcoscenici in contesti informali come chiostri, masserie, campi, eliminare le barriere tra palcoscenico e pubblico, accostare le tradizioni popolari salentine alla musica classica, presentare artisti dall’affermata carriera affianco a giovani emergenti, commissionare opere nuove, discutere su temi di attualità musicale, investire sul rinnovamento del pubblico: tutto questo è ClassicheFORME!
Un titolo provocatorio per dimostrare che non vi è luogo di bellezza, sia essa frutto d’arte umana o di natura, che non possa accogliere la bellezza immateriale della nostra musica. Spero che tutto il pubblico tornerà a casa portando con sé la ricomposizione di questo ‘contrasto’, che non ci può e non ci deve più appartenere.”
IMPAGINATO DEL FESTIVAL
Gli impaginati dei concerti di ClassicheForme non sono intesi solo per conciliare i contrasti tra musica colta e luoghi popolari, ma anche tra repertori assai noti, della grande tradizione concertistica, a brani ugualmente belli, ma rarissimi: quest’anno ad esempio il compositore e pianista tardo ottocentesco Arenskij con il suo Quartetto dedicato a Ciajkovskij in abbinamento al popolare Trio del medesimo Ciajkovskij; oppure il mai frequentato Trio del compositore e pianista armeno di era sovietica Arno Babadzanian insieme al celeberrimo Trio di Shostakovic.
L’ambizione è quella di rendere ciascun concerto un’esperienza irripetibile sia per gli interpreti che per il pubblico, creare un vero percorso nella musica, nelle tonalità, negli stili, nelle forme e negli organici.
L’accostamento famoso-raro è quanto mai riuscito soprattutto nell’annuale concerto con programma a sorpresa di ClassicheForme che ogni anno annuncia per un appuntamento la formazione ma non il repertorio, creando un grande coinvolgimento emotivo per gli spettatori che solo al termine vengono informati di ciò che hanno ascoltato.
Anche quest’anno, inoltre, si ripete l’impegno verso la musica contemporanea italiana con la commissione a Fabio Massimo Capogrosso che si aggiunge alla lunga e importante lista di premières firmate negli anni da Boccadoro, Sollima e Colasanti fra gli altri.
Lo stesso Capogrosso interverrà nella Conversazione su musica e televisione prevista il 22 luglio nella Biblioteca Bernardini di Lecce, con la partecipazione di Massimo Bernardini ed Edoardo Camurri. Modererà l’incontro il musicologo salentino Giacomo Fronzi.