SI CHIUDE L’ESTATE CAVALLINESE CON DUE COMMEDIE DI WILLIAM FIORENTINO
Due commedie brillanti di William Fiorentino per gli ultimi appuntamenti dell’«Estate Cavallinese 2016». Si chiude nel segno del vernacolo, il 3 e il 4 settembre 2016, la rassegna siglata dall’Amministrazione Comunale di Cavallino, con le pièce teatrali «… e all’ottavu creau la socra» e «Mamma, cce tronate ddra notte», con le compagnie «Corte dei Musco» e «La sacristia»
Si comincia sabato 3 settembre all’Arena «Capitano Black» di Castromediano con l’Associazione Culturale Corte dei Musco di Lecce interprete di «… e all’ottavu creau la socra», un’esilarante commedia in due atti che narra le vicissitudini di Pantaleo Pennacchia, venditore di baccalà, il quale sposatosi si ritrova sempre tra i piedi la suocera, la baronessa Iolanda del Cardo, che non gli permette di vivere la sua vita matrimoniale con sua figlia Silvana, e lo induce dopo tante peripezie a divorziare.Trascorso del tempo, quando tutto sembra cambiato nella vita di Pantaleo, sposatosi nel frattempo con Dalia, ricompare nuovamente “Lei”, la suocera, e tutto cambierà… Tutto, insomma, ruota intorno a questa figura che ne combina di tutti i colori.
Secondo appuntamento domenica 4 settembre, questa volta a Casina Vernazza a Cavallino, con la Compagnia Teatrale «La sacristia» di Arnesano che porterà in scena «Mamma, cce tronate ddra notte», pièce tratta da «U truonu ri marzu», un classico di Vincenzo Scarpetta. La vicenda narra le disavventure di una nobildonna che, in viaggio con il fratello medico verso un simposio di medicina, alloggia in un albergo dove, una notte, il temporale fa andare via la corrente elettrica. Nel buio, la nobildonna comincia a vagare in cerca della sua stanza, ma finisce nel letto sbagliato e allora… Finale a base di colpi di scena e risate, tutto da gustare e applaudire. Inizio ore 20.30, ingresso libero. Infotel: 366/6385829.
Si chiude con un successo di pubblico anche questa edizione 2016 dell’«Estate Cavallinese», che oltre a film, cabaret, commedie in vernacolo, queste ultime fortemente volute quale omaggio al poeta dialettale cavallinese Giuseppe De Domincis, ha offerto il palcoscenico anche ad artisti di elevata qualità e a giovani talenti emergenti, riscuotendo notevoli consensi.