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SI RIPARTE DA VERONA PER UN FINALE DI GIRONE COL BOTTO

SI RIPARTE DA VERONA PER UN FINALE DI GIRONE COL BOTTO

Ad oltre dieci giorni dallo “storico” 2-2 di Lecce-Milan di cui sono appena sopite le accese polemiche per il gol annullato a Piccoli in zona recupero, anche perché Rocchi le ha rinvigorite nel corso di un suo intervento proprio qui a Lecce, il Lecce e tutti i suoi tifosi si preparano a vivere una delle partite più “sentite” della stagione.

Lunedì sera, infatti, alle 18.30 sul verde rettangolo di gioco del “Bentegodi” di Verona il Lecce affronterà i padroni di casa che avranno sulla propria panchina quel Baroni che dopo due stagioni vincenti nel Salento si è trasferito sulle sponde dell’Adige dove, come giocatore, aveva già vissuto un’esperienza da giocatore.

Da oggi, con particolare e crescente impegno Strefezza e compagni faranno sempre più mente locale alla partita che li attende e che riveste particolare importanza ai fini della classifica.

Il Lecce nei prossimi turni, a partire, appunto, dalla gara contro il Verona affronterà nell’ordine Bologna (3/12); Frosinone (17/12) e Cagliari (7/01) in casa e Empoli (10/12) in trasferta che sono tutte formazioni sullo stesso livello tecnico tattico per cui fare risultato contro di esse è particolarmente interessante. Per completezza, dirò, che per la fine del girone di ritorno ci sono altre due gare contro Inter (23/12) e Atalanta (30/12, rispettivamente alla XVII^ e XVIII^ giornata, che hanno difficoltà molto superiori per l’oggettivo maggior valore degli avversari da affrontare, peraltro anche lontano dalle mura amiche.

Il Lecce si presenterà in campo, lunedì, nel tardo pomeriggio, con una classifica buona ma che poteva essere bellissima se i giallorossi non avessero perduto punti per colpa propria (Roma) e altrui (Milan) e comunque con un vantaggio di cinque punti dalla terzultima, che non possono e non devono lasciare tranquilli, ma solo affrontare l’avversario in maniera serena senza affanni e tensioni varie. L’incontro col Verona di Marco Baroni è anche una sorta di rendezvous non solo con il tecnico fiorentino ma anche con Gennaro Delvecchio, ex responsabile del settore giovanile del Lecce e con Riccardo Saponara, ex giallorosso, che dovrebbe partire dalla panchina.

Spero che il Lecce di D’Aversa confermi i progressi fatti vedere nel secondo tempo di Lecce-Milan, perché quella squadra trasformata dai cambi operati dal tecnico ha dato la netta sensazione di poter sostenere con successo qualunque confronto e quindi a maggior ragione contro un avversario che arriva al match di lunedì con quale scoria psicologica dovuta alla lunga astinenza dalla vittoria.

La pausa tecnica per le nazionali ha consentito a D’Aversa di lavorare con ancora più attenzione con alcuni elementi che ancora non rendono al cento per cento, ma anche di riflettere su alcune scelte tecniche che non hanno prodotto gli effetti sperati.

A Verona, mancherà, per squalifica Ramadani, al primo stop stagionale e D’Aversa dovrà riflettere su chi mandare in campo a svolgerne le funzioni, logica direbbe Blin, ma non è deciso.

E poi per restare al reparto nevralgico della squadra che sarà schierato al fianco del vice Ramadani? Kaba continua a lavorare a parte ed è problematico pensare al franco-guineano come uno dei titolari. Potrebbe essere un ritorno da titolare per Joan Gonzalez, tornato a esprimersi aa ottimi livelli già dalla trasferta di Roma, ma scalpita Berisha, a cui potrebbe essere concessa la gioia dell’esordio in A. Sul fianco sinistro dovrebbe essere confermato Rafia con l’ex Juve che ha dimostrato di avere buoni spunti e che può migliorare ancora.

Dalle nazionali torna anche un Faticanti a segno con l’U20 azzurra, che potrebbe convincere D’Aversa anche a dargli un po’ di spazio, quanto prima, in prima squadra.

In difesa sembra scontata la conferma in blocco di Gendrey, Baschirotto, Pongracic e Dorgu, in vantaggio nel ballottaggio su Gallo.

Nel tridente d’attacco che deve ritrovare con maggiore frequenza la via del gol fermo Almqvist si potrebbe rivedere il trio Strefezza, Piccoli, Banda con Sansone e Krstovic pronti a subentrare nel corso della gara.

Ernesto Luciani


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