SIT-IN DEI VIGILI DEL FUOCO A LECCE PER LA SOLUZIONE DEI PROBLEMI DI CATEGORIA
Chi si troverà a passare, oggi. da viale Grassi, e più esattamente, dalla Caserma Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco a Lecce non potrà non notare un sit-in messo in atto proprio di caschi rossi leccesi che hanno coniato questo slogan per dare voce ai propri problemi “Quale futuro per i Vigili del Fuoco? Assunzioni, risorse e maggiori tutele!”
La manifestazione che non è di protesta ma solo di richiesta dei principali problemi che affliggono la categoria è organizzata da Fns Cisl, Fp Cgil Vvf e Confsal Vvf.
“Il corpo dei Vigili del Fuoco è in assoluta emergenza – si legge nella nota sindacale -. Sono pochi, scarsamente considerati, non adeguatamente pagati e con nessuna tutela. Servono risposte, soprattutto sul fronte delle assunzioni, per dare risposte alla cittadinanza. C’è bisogno di portare da subito il corpo dai 33 mila operativi attualmente disponibili a 40 mila unità e portare il personale tecnico professionale da 2 mila a 5 mila unità”.
Quella di Lecce è la rivendicazione unitaria di FNS CISL, FP CGIL VVF e CONFSAL VVF, in rappresentanza della manifestazione delle lavoratrici e dei lavoratori del Corpo che si svolgerà in Piazza Santi Apostoli a Roma. Tutti gli appartenenti al Corpo, che non potranno esseri lì si stanno organizzando innanzi a tutti i Comandi Provinciali d’Italia e quindi anche a Lecce.
Le questioni di maggior rilievo oggetto della protesta e le possibili soluzioni, peraltro già esposte dettagliatamente dai tre rappresentanti sindacali nazionali, Massimo Vespia (Fns Cisl), Mauro Giulianella (Fp Cgil Vvf) e Franco Giancarlo (Confsal Vvf), in un’apposita conferenza stanza tenutasi il 07 Settembre 2022 a Roma, saranno rilanciate a livello locale da Pasquale Cirillo (CGIL VVF), Giuseppe Luperto, Maurizio Perlangeli, Sergio Scalzo e Antonio Pellegrino (FNS CISL), Tommaso Pisanò (CONFSAL VVF).
Nel corso del sit in si parlerà di:
personale assegnato: visto che le condizioni di lavoro risultano essere estenuanti, condizionate da un cambiamento climatico che ha portato gli interventi dei Vigili del Fuoco negli ultimi 3 anni da 700 mila a circa 1 milione. Una vera e propria esplosione senza un adeguato incremento di organico, lamentano i sindacati. Si avverte una carenza di 4.500 tra lavoratrici e lavoratori.
ammodernamento delle tematiche inerenti la Protezione Civile: si chiederà cioè di ammodernare il sistema, individuando la cornice di intervento di ogni singolo Ente e Corpo che ne fa parte, con una revisione più moderna dell’articolo 10 del Codice di Protezione Civile del 2018, facendo dei Vigili del Fuoco il traino principale di questo processo.
tutele per il presente ed il futuro: la salute e la vita dei professionisti del soccorso dipende anche dalla riduzione dei carichi di lavoro, troppo elevati rispetto al numero. I Vigili del Fuoco non hanno l’assicurazione Inail, non hanno un elenco di malattie professionali riconosciute, così come non hanno una adeguata procedura per il riconoscimento delle cause di servizio e dei rimborsi spesa per infortunio.
E poi si metterà al centro della protesta anche la previdenza, l’organizzazione, il contratto. A proposito del contratto, i sindacati affermano che il rinnovo del contratto 2022/2024, scaduto già da 8 mesi, debba trovare la sua conclusione prima della scadenza del trienni