SPECCHIA: LE ULTIME SUL DELITTO DI NOEMI DURINI
Il fidanzatino, reo confesso, dell’assassinio di Noemi, nel corso dell’interrogatorio di garanzia davanti al Gip, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Lo ha dichiarato l’avvocato Luigi Rella all’uscita della Comunità protetta dove si trova il ragazzo, sostenendo che Lucio si sarebbe avvalso di questo diritto in quanto aveva già fornito la sua versione dei fatti.
«È un momento molto difficile, Lucio è molto pentito e molto segnato, non sta bene», ha detto l’avvocato ribadendo che sostanzialmente Lucio continua a ripetere la sua versione. Gli avvocati del ragazzo si sono opposti alla convalida del fermo sostenendo «che non ci sono i presupposti del pericolo di fuga» e hanno annunciato che chiederanno una perizia psichiatrica per stabilire se il giovane è in grado di intendere e volere.
Il ragazzo ha espresso la volontà di continuare a studiare: attraverso il suo curatore speciale, nominato dal Tribunale per i minorenni, avvocato Maurilio Marangio, ha chiesto di poter essere trasferito in una struttura dove possa continuare gli studi. Il ragazzo, che compirà 18 anni il prossimo dicembre, da poco aveva iniziato l’anno scolastico nell’Istituto tecnico Professionale Don Tonino Bello di Alessano, lo stesso dove si era trasferita Noemi.
Il giovane si trova in stato di fermo all’interno di una struttura protetta vicino ad un comune dell’hinterland di Lecce. È stato messo da solo in stanza e viene sorvegliato.