TANTI AUGURI AL “VIA DEL MARE” PER I CINQUANT’ANNI DI ATTIVITÀ
Oggi 2 ottobre 2016 è una data particolare per i tifosi salentini perché si festeggiano i cinquant’anni dello stadio sul cui terreno di gioco la squadra del cuore, il Lecce, si esibisce. Lo stadio, in effetti,ospitò una gara già l’11 settembre 1966 con l’amichevole contro lo Spartak Mosca, terminata con il punteggio di 1-1 e seguita da 13.000 spettatori. La capienza iniziale era di 16.000 spettatori. Il 2 ottobre dello stesso anno, poi, ospitò la prima partita tra squadre italiane, il derby pugliese tra Lecce e Taranto (1-0 rete di Giancarlo Brutti), di fronte a 25.000 spettatori. Era la seconda giornata di quella stagione calcistica. E la partita fu preceduta dalla cerimonia d’inaugurazione con discorso ufficiale dell’allora Sindaco della città, Francesco Sellitto e benedizione del Vesovo. Il 24 giugno del 1967 il Via del Mare ospitò un’altra prestigiosa amichevole tra il Lecce e il Santos di Pelè. La partita terminò 5-1 per i brasiliani con tripletta di Pelé e gol della bandiera salentino di Angelo Mammì.
Nel 1976, grazie ad un intervento di ampliamento, si arrivò a 20.500 posti.
Con la prima storica promozione del Lecce in Serie A nel 1985 lo stadio fu quasi completamente ricostruito e ammodernato dall’impresa edile di proprietà del costruttore e presidente dell’Ascoli Costantino Rozzi. In meno di tre mesi la capienza arrivò a ben 55.000 posti realizzando un anello superiore per i tre quarti delle tribune. Furono rifatte le due curve, sedi del tifo organizzato: la Nord (oggi sede degli Ultrà Lecce) e la Sud. Inoltre furono ricostruite la Tribuna Centrale e Laterale e furono creati i settori Distinti e Tribuna Est (con il cosiddetto “Crescent”) che rimase invariata. Si trattava del quinto stadio italiano per capienza, dopo Napoli, Milano, Roma e Torino e sarebbe rimasto il quinto stadio più grande d’Italia fino al “mondiale di calcio 1990”. In seguito, per far sì che tutti i posti a sedere fossero numerati, la capienza fu ridotta a 40.670 posti.
Le poltroncine sono di colore rosso e giallo (i colori sociali della squadra) e compongono sulla Tribuna Est la scritta “U.S. Lecce”. Dopo la sua quasi totale ristrutturazione, lo stadio di Lecce, insieme allo “Friuli” di Udine, era l’unico stadio pronto per il mondiale 1990. Ciononostante l’assegnazione delle partite del tale manifestazione in Puglia andò al San Nicola di Bari.
Durante la prima giornata di campionato di Serie B 2007/2008 la sala stampa dello stadio è stata intitolata al giornalista leccese Sergio Vantaggiato, scomparso tragicamente ad agosto 2007.
Nel 1994 lo stadio ospitò la Santa Messa celebrata da Papa Giovanni Paolo II
Il 1º novembre 2007, durante una fase di allenamento della squadra locale nello stadio, un fulmine ha colpito il magazziniere dell’U.S. Lecce Antonio De Giorgi, uccidendolo sul colpo. Rimasero illesi l’allenatore Giuseppe Papadopulo il d,s, Guido ANgelozzi e il calciatore Elvis Abbruscato.
Con delibera del Consiglio Comunale, nel gennaio 2002 lo stadio è stato intitolato al sindaco Ettore Giardiniero che diede il via libera alla sua ricostruzione.
Lo stadio leccese ha ospitato anche per una stagione in Serie B stagione 2009/2010 le partite interne dell’allora esordiente Gallipoli Calcio.
A causa dell’aumento del numero di casi di violenze negli stadi, per motivi di sicurezza una parte della curva sud (quella che confina con il settore ospiti) è stata chiusa e il numero dei posti omologati è ridotto a 36.827. Il 31 gennaio 2013 con il Lecce in Lega Pro, è stata chiusa per motivi economici la Curva Sud portando così la capienza a 14.287 posti.
Con l’arrivo della nuova proprietà guidata dall’imprenditore Enrico Tundo, lo stadio viene ribattezzato nella campagna abbonamenti 2015-2016 La Tana dei Lupi.
Per la sola sfida casalinga contro il Foggia, il 17 febbraio di quest’anno la capienza è stata aumentata da 14.287 a 17.983 posti a sedere. Il 1º aprile sempre del 2016, prima della gara interna contro il Matera, la capienza è stata portata a 19.202 posti, in maniera permanente.