TARANTO, DIBATTITO PUBBLICO SULLA SCOTTANTE QUESTIONE DI ACCIAIERIE D’ITALIA

Le Segreterie provinciali di Fim, Fiom, Uilm, Fisascat, Filcams, Uiltucs, Filca Cisl, Filca CISL, Fillea Cgil, Feneal Uil, Fit Cisl, Filt Cgil e Uil Trasporti, hanno organizzato un dibattito pubblico monotematico inerente la complessa vicenda dello stabilimento Acciaierie D’Italia di Taranto, anche alla luce della clamorosa decisione dell’azienda di sospendere l’attività di 145 ditte dell’appalto.

L’incontro, al quale hanno preso parte diversi parlamentari locali, si è tenuto nella mattinata di oggi, 14 novembre, nella sala “Resta” della Cittadella della Imprese di Taranto. Obiettivo dell’iniziativa riaccendere i riflettori su una vertenza che dopo dieci anni di proclami non può assolutamente subire ulteriori rinvii su problematiche che riguardano il risanamento ambientale, industriale e soprattutto la tutela occupazionale del sito di Taranto.

A questo proposito, è necessario garantire un rientro dei lavoratori dalla cassa integrazione, al fine di restituire certezze al futuro di tutti i dipendenti, così come va assicurato un ristoro immediato ai tanti lavoratori dell’appalto e dell’indotto, finiti sul lastrico a causa delle mancate retribuzioni dovute ai noti problemi di liquidità della committente.

Doveroso, parere unanime dei sindacati, incalzare il Governo affinché si esponga da subito con una posizione chiara in merito all’annosa vertenza, visto che lo Stato è anche socio di minoranza dell’ex Ilva.

Pronta una richiesta d’incontro al Ministro delle Imprese, Adolfo Urso, per ottenere risposte certe prima che la situazione diventi incontrollabile. Al dibattito (spostatosi nel pomeriggio nella sede di Confindustria Taranto) sono intervenuti gli onorevoli Vito De Palma (FI) Dario Iaia (FdI), Giovanni Maiorano (FdI), Mario Turco (M5S) e Ubaldo Pagano (PD).