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TARANTO: SGOMINATA BANDA CHE TRUFFAVA L’UNIONE EUROPEA

TARANTO: SGOMINATA BANDA CHE TRUFFAVA L’UNIONE EUROPEA

CARABINIERI 15

Usavano i contributi europei per coltivare marijuana nel tarantino. Gli arrestati accusati anche di furto ai bancomat.
Fondi agricoli sovvenzionati con contributi europei per la coltivazione degli ulivi utilizzati in realtà per coltivare marijuana. Questa la truffa scoperta nel tarantino dai carabinieri di Bari che ha portato all’arresto di 5 persone. Come accertato dai militari, gli imprenditori agricoli e commercianti tarantini e molfettesi utilizzavano difatti i contributi Ue per procurarsi costosi fertilizzanti e sofisticati impianti di irrigazione per produrre marijuana “Dop”.

Al posto degli ulivi, difatti, i carabinieri hanno ritrovato una florida piantagione di “erba”, con oltre 1000 piante di cannabis sativa, per un totale di oltre 35mila dosi. la scoperta risale al luglio dello scorso anno, ma adesso le indagini hanno portato all’arresto delle 5 persone.  Gli investigatori difatti, la scorsa notte, a Lizzano (TA), a Molfetta (BA) e a Terlizzi (BA), hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Antonio Guida, 39enne e Cosimo Rizzo, 23enne di Lizzano, Luigi Bisceglia, 56enne, Massimo D’Amato, 42enne e Giuseppe Monterone, 42enne, pregiudicati – tutti  di Molfetta (BA) e Terlizzi (BA)  – che avevano messo su la piantagione di marijuana. L’erba “di prima qualità” sarebbe poi stata immessa sul mercato pugliese, con un possibile guadagno al dettaglio di oltre 200 mila euro.

Gli arrestati si trovano adesso agli arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Taranto che ha emesso i provvedimenti cautelari.

Oltre a dedicarsi alla coltivazione della marijuana, alcuni membri della banda erano dediti alle rapine. L’indagine ha infatti permesso di documentare il tentato furto aggravato ai danni di un bancomat del Monte dei Paschi di Siena a Monteparano (TA), ad opera di Bisceglie e di Guida. Il colpo in questione comunque fallì per il sopraggiungere delle forze dell’ordine.

redazione.lecceoggi@gmail.com

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