TARANTO: TEMPA ROSSA. IL SINDACATO ATTORE FONDAMENTALE DELLE STRATEGIE DI SVILUPPO SOSTENIBILE DEL TERRITORIO
“La strada da seguire è indicata dalla Strategia Elettrica Nazionale”
Il futuro sostenibile di Taranto passa dalla collaborazione tra aziende, Comune e sindacati. Anche l’Eni deve fare la sua parte e il sindacato dovrà essere coinvolto nelle scelte strategiche sia come garanzia dell’applicazione del protocollo, valutato positivamente, sia per garantire un’occupazione stabile e di qualità. Questo è quanto emerso dal seminario sul protocollo tra Comune di Taranto e ENI su Tempa Rossa, organizzato da Filctem Cgil Taranto e dalla Camera del Lavoro provinciale. “È la Strategia Energetica Nazionale a indicarci la strada”, ha affermato Betto Aquilone, segretario nazionale Filctem Cgil, secondo la quale dobbiamo aumentare l’utilizzo di fonti rinnovabili e progressivamente diminuire le fonti fossili, sia per perseguire una strada di autonomia e sia per combattere i cambiamenti climatici. La transizione non può essere rimandata e non si possono trovare alternative. Nella SEN è scritto con chiarezza come avverrà questa transizione e anche le raffinerie faranno la loro parte, probabilmente convertite o parzialmente convertite”. Si dovrà puntare su energie alternative e rinnovabili, con il GNL, del quale, secondo la SEN ci dovranno essere stoccaggi in ogni porto, marino e fluviale. La conversione energetica è già in atto e il sindacato chiarisce un aspetto importante: “Il cambiamento non deve avvenire a danno dell’occupazione. Le raffinerie dovranno trasformarsi anche per continuare a produrre carburanti tradizionali ma con metodi meno impattanti”. Taranto dovrà, quindi fare la propria parte, e fare in modo che la presenza di ENI sul territorio possa essere un vantaggio anche per la sostenibilità e per un’occupazione di qualità.
“Momento importante di confronto della Filctem e della Cgil. È stato un momento di crescita. L’argomento è molto sentito. Abbiamo provato a capire quale sarà il futuro sia per quanto riguarda il traffico navale, che l’impatto ambientale che i risvolti professionali. Sull’argomento è necessario intervenire con cognizione di causa e l’impostazione fatta per Eni può essere estesa ad altre realtà industriali presenti sul territorio”, commenta a margine dell’evento il segretario generale della Filctem Cgil Taranto Giordano Fumarola.