TARI, ARRIVA LO SCONTO IN BOLLETTA PER I REDDITI BASSI
Un emendamento alla manovra prevede uno sconto sulla bolletta Tari con il bonus sociale per i redditi bassi
Arriva il bonus sociale per ridurre il prelievo sulla tassa rifiuti. La novità è contenuta in uno degli emendamenti al testo del Decreto Fiscale 2020 e punta a ridurre il costo della tassa sui rifiuti per i titolari di redditi bassi.
Tari, come funziona lo sconto con il bonus sociale
Lo sconto prevede che i cittadini in condizioni economico-sociali disagiate potranno accedere a condizioni tariffarie agevolate per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
Il meccanismo è lo stesso previsto per le bollette di luce e gas: i contribuenti con modello Isee sotto una determinata soglia possono beneficiare di uno sconto sul totale dell’importo dovuto. A dire l’ultima sarà la Commissione Finanze della Camera, tenuta ad approvare o meno l’emendamento. Sarà poi l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) a definire le modalità attuative e fissare le regole per l’accesso allo sconto Tari, secondo i parametri che saranno fissati con DPCM entro 90 giorni dalla data di pubblicazione della legge di conversione del Decreto Fiscale 2020.
Tassa dei rifiuti: chi è esentato
Ci sono dei casi di esenzione dal pagamento della Tari e riguardano:
le aree scoperte pertinenziali o accessorie ai locali tassabili;
quegli immobili nei quali abitino soggetti disabili o minori;
le aree comuni condominiali che non siano detenute o occupate in via esclusiva in base all’art. 117 del c.c.;
i soggetti che detengono temporaneamente l’immobile per un periodo di durata inferiore a sei mesi;
le multiproprietà;
il possessore di un immobile residente all’estero;
un immobile che sia in stato di abbandono, dimostrando che l’immobile non si trovi in condizione di essere abitato provando che non ci siano collegamenti di utenze della luce, del gas e telefoniche e non ci devono essere arredi.
Tari: chi ha diritto alla riduzione
Il Comune può stabilire i casi in cui si ha diritto a una riduzione. Nello specifico:
chi produce rifiuti speciali e dimostra che lo smaltimento sia avvenuto secondo le norme vigenti;
chi utilizza l’immobile solo per un breve periodo o ad uso stagionale;
chi utilizza i contenitori che producono compost per riciclare i rifiuti organici;
chi ha il punto di raccolta rifiuti lontano ha diritto ad uno sconto fino al 40%;
chi è possessore di fabbricati rurali ad uso abitativo.
nei casi in cui vengano commesse delle violazioni durante l’effettuazione del servizio del ritiro dei rifiuti è previsto uno sconto fino all’80% ai cittadini (dietro presentazione di una certificazione Asl sul pericolo di salute pubblica).
Tari: quali sono le scadenze?
I termini di versamento della Tari variano da Comune a Comune e sono stabiliti dal regolamento dell’amministrazione, approvato con una delibera. In linea generale comunque le scadenze per il versamento della Tari sono:
entro aprile (oppure entro maggio) se si può pagare in un’unica soluzione;
entro fine aprile (primo acconto), entro la fine di luglio (secondo acconto) e saldo entro ottobre, novembre o fine anno.