HomeCronaca e AttualitàTENTA “CAVALLO DI RITORNO”: ARRESTATO PREGIUDICATO

TENTA “CAVALLO DI RITORNO”: ARRESTATO PREGIUDICATO

TENTA “CAVALLO DI RITORNO”: ARRESTATO PREGIUDICATO

carabinieri 9

A Casarano, nelle ultime ore, i militari della locale Stazione Carabinieri hanno portato a termine un operazione lampo nei confronti di un soggetto di origini baresi, DE GIGLIO Giuseppe, classe 79, già conosciuto alle forze di polizia, resosi responsabile di tentata estorsione e ricettazione. I fatti hanno avuto inizio ieri, intorno alle 5:00 precisamente, ora in cui è stata asportata nelle vie del centro cittadino una Renault Clio di proprietà di un quarantenne del posto. Nella mattinata il proprietario ha poi ricevuto sulla propria utenza telefonica una prima chiamata estorsiva con cui si comunicava“abbiamo la tua macchina, se la vuoi indietro, devi pagare”. Dopo poche ore una seconda chiamata con la quale si comunicava che “dopo la consegna dei soldi, ti diremo dove si trova ..”. La vittima impaurita e preoccupata si portava quindi in Caserma raccontando ciò che gli accadeva e forniva tutti i dati in proprio possesso. I militari riconosciuto l’evento come uno dei più classici “Cavalli di ritorno” organizzavano l’intervento che si sviluppava immediatamente su due parallele attività. Infatti velocemente partivano sia le ricerche del veicolo a mezzo di diverse pattuglie che setacciavano il territorio di competenza e sia gli accertamenti telematici per risalire all’utenza da cui erano partite le chiamate estorsive. I risultati non tardavano ad arrivare ed infatti se da un lato in Piazzetta Verne veniva rinvenuta l’autovettura rubata, benché priva di 3 ruote e dei 2 gruppi ottici posteriori, dall’altro si risaliva al soggetto che aveva effettuato le chiamate e sottoposto a perquisizione domiciliare si rinvenivano sia le parti mancanti del veicolo e sia il telefono cellulare utilizzato per l’azione criminosa. Il DE GIGLIO in accordo con l’autorità giudiziaria, nella persona della Dott.ssa Paola GUGLIELMI, P.M. di turno della Procura della Repubblica di Lecce, veniva quindi arrestato in flagranza di reato per tentata estorsione  e ricettazione e tradotto presso la Casa Circondariale di Lecce. L’intera refurtiva veniva restituita al legittimo proprietario.

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