THE SOUND OF SILENT: IL CINEMA MUTO INCONTRA LA MUSICA ELETTRONICA
Progetto Ninotchka A Nasca – Il Teatro di Lecce per la stagione “UNICA – UN NUOVO CONTATTO”.
Prosegue anche a dicembre il programma di Unica – un nuovo contatto, prima stagione di teatro, musica, danza, mostre di Nasca il teatro, nuovo spazio culturale e sociale in via Siracusa 28 nella Zona 167/B del Quartiere Stadio di Lecce. Sabato 3 dicembre alle 20:45 (ingresso con contributo – info e prenotazioni 3474741759 – nasca@ippolitochiarello.it) con The sound of silent, la musica elettronica del nuovo millennio incontra il cinema muto delle origini. Ninotchka, progetto musicale tra cantautorato, trip-hop e post-rock di Mimmo Pesare, docente universitario, autore, musicista e producer, propone infatti una sonorizzazione dal vivo di film degli anni venti del ‘900 con musiche inedite. Mimmo Pesare (synth, campionatore, loops, sequencer, theremin) e Ester Ambra Giannelli (violoncello) sono i protagonisti di una vera e propria jam musicale che accompagna la proiezione di spezzoni di celebri pellicole dei registi Jean Vigo, Charlie Chaplin, Buster Keaton, Luis Buñuel, Fritz Lang, Friedrich Wilhelm Murnau e tanti altri. Le atmosfere trip-hop ed elettroniche di Ninotchka accompagneranno dunque il pubblico in un viaggio nel mondo poetico del cinema muto europeo di inizio Novecento, “acrobata della malinconia”.
Venerdì 16 e sabato 17 dicembre alle 20:45 (ingresso con contributo – info e prenotazioni 3474741759 – nasca@ippolitochiarello.it) per festeggiare i 20 anni dal debutto, torna “Oggi sposi” di Ippolito Chiarello, affiancato sul palco dal pianoforte di Luigi Bubbico, per la regia di Maria Cassi, l’allestimento drammaturgico di Silvia Ricciardelli con luci e suoni di Marco Oliani. Andato in scena per la prima volta il 15 dicembre 2002, ancora oggi lo spettacolo continua a mietere successi e consensi tra pubblico e critica. Centinaia di repliche e migliaia di persone che lo hanno visto e continuano a ritornare e a rivederlo. Uno spettacolo “leggero”, come si dice nel gergo, un lavoro che scava nell’ambito del comico e del grottesco con i modi dell’avanspettacolo e del varietà, contaminati dai sistemi dettati dall’esperienza teatrale nell’ambito della ricerca. Un alternarsi ubriacante di sollecitazioni al riso e all’emozione, secondo i canoni del teatro comico musicale. Attraverso la musica, la letteratura, l’improvvisazione e le massime della saggezza popolare l’attore racconta il matrimonio e l’amore in una sorta di cerimonia collettiva. Il giorno più bello della vita di una coppia viene narrato con le canzoni di Daniele Silvestri, Fred Buscaglione, Totò, Mina e con l’espiazione canora a base di Eros Ramazzotti e Umberto Tozzi (per citare i più famosi).
Da Ti Amo al Dante di Paolo e Francesca il passo è breve. Il tremendo peccato del bacio più famoso della letteratura italiana è recitato tra una risata e l’altra. Fanno compagnia al sommo i testi di Alessandro Manzoni e Giovanni Verga, Francesco D’Assisi e Gabriele D’Annunzio, Dino Campana e Fernando Pessoa. E ancora le deliranti posizioni dell’Amore dura tre anni del francese Frédéric Beigbeder.
Chiarello ci mette del suo con racconti della sua stessa vita, con gli amori finiti e quelli mai iniziati. L’eterno dilemma: matrimonio si, matrimonio no, e l’amore in tutto questo cosa c’entra? Un po’ rito, un po’ sfogo. Lo sfogo di un uomo che “memore”… disserta a voce alta sul matrimonio e l’amore. Pescando a piene mani nel repertorio letterario e musicale antico e contemporaneo, l’attore, tra il serio e il comico, attraversa “pericolosamente” i meandri del “rapporto di coppia”. Del matrimonio vengono riproposti anche i preparativi, con la lista delle cose da fare, e i regali, con una esilarante lista nozze dove vasi kitsch trovano spazio tra televisioni ingombranti e il cd delle Vibrazioni. Lo spettacolo gioca su due registri: la comicità spinta in forma di raffinato varietà dettata da un pianista distratto e poesia alta.
Nasca – Il Teatro
Da qualche mese il viaggio nomade in giro per il mondo dell’attore, autore e regista Ippolito Chiarello, ideatore del Barbonaggio Teatrale, e della sua compagnia Nasca Teatri di Terra, ha trovato finalmente anche una vera casa da condividere con la gente e le realtà artistiche del quartiere e di tutta la città. Nasca è, infatti, una delle associazioni alle quali, grazie alla collaborazione con il Comune di Lecce, è stato assegnato un immobile al piano terra dei condomini di edilizia residenziale pubblica Arca Sud nella Zona 167/B del capoluogo salentino.
Unica – un nuovo contatto
La stagione Unica – con la direzione artistica di Ippolito Chiarello e Barbara Toma con la consulenza musicale di Mimmo Pesare e la direzione organizzativa di Marcella Buttazzo – proseguirà con “Paloma, ballata controtempo” di Factory Compagnia Transadriatica (13 gennaio) e “Taràn soloditaranta” della coreografa, danzatrice e direttrice artistica di Tarantarte Maristella Martella (20 gennaio), la presentazione del disco “Coralli cotti a colazione” di Giorgio Consoli (3 febbraio), Fabrizio Saccomanno e Fabrizio Pugliese (Ura teatro) con “Racconti a lume di candela” (17 febbraio), la presentazione del libro “Produrre teatro in Italia oggi” di Francesca D’ippolito (Dino Audino Editore) e le “Pillole di Fanculopensiero stanza 510” con Ippolito Chiarello (3 marzo), il Working progress del laboratorio di danza di Barbara Toma (17 marzo) e il concerto di Francesca Romana Perrotta (31 marzo), la mostra Accendere la sirena (21 aprile), lo spettacolo per famiglie “Aspettando il vento” di Luigi D’Elia (28 aprile) per concludere con la musica di Dario Falco e Bruno Galeone (5 maggio), la presentazione di “24 Storie di bici” di Alessandra Schepisi e Pierpaolo Romio (19 maggio) e il finale di stagione con “Un cuore a pedali” di Ippolito Chiarello e la Festa del FUS – Fondo unico dello spettatore di Nasca (28 maggio).
FUS – Fondo unico dello spettatore
«Il contributo all’ingresso non consentirà di ricevere solo una tessera, ma permetterà di aprire un vero e proprio libretto di risparmio per alimentare il nostro FUS, Fondo Unico dello Spettatore. Saranno tutti “soci azionisti” della mission culturale del luogo e ogni volta che parteciperanno a una delle attività o serate e/o attraverso altri contributi volontari per iniziative speciali, aumenteranno il loro “capitale”. Ogni anno, nell’anniversario dell’inaugurazione dello spazio, il 28 maggio, ci sarà una giornata in cui si chiudono le attività invernali e si riscuoteranno “gli interessi”. Un modo per partecipare attivamente alla vita di questo spazio e al suo progetto», spiega Ippolito Chiarello.