TRAPANI VS LECCE: LA PARTITA VISTA IL GIORNO DOPO
IL LECCE SUPERA TRAPANI ED ATTENDE IL CATANIA PER POI VOLARE
Mancosu ha scagliato il tiro gol
Il primo big match è passato ormai alla storia, il Lecce è riuscito a allungare la serie di partite utili, ha mantenuto invariato il vantaggio sulla terza in classifica (8 punti) e si appresta a passare il periodo di vacanze invernali felice di questa prima parte di campionato conclusa al primo posto e con una sola sconfitta al passivo. Ma, c’è un piccolo ma che non rende del tutto soddisfatto il tecnico e i tifosi. A Trapani si poteva ottenere anche qualcosa di più e i due punti non presi fanno somma totale con quelli mancati a Fondi, prima e Pagani poi. Certo questa volta c’era di fronte un avversario (affrontato in casa sua) di alta classifica e per nulla intenzionato a cedere la posta in palio e che nel suo portiere ha trovato un baluardo insormontabile per gli attacchi leccesi. I giallorossi sono scesi in campo col piglio giusto e una volta andati in vantaggio hanno seguito le istruzioni del tecnico non arretrando in maniera considerevole il baricentro ma rintuzzando le folate avversarie e creando più di un’occasione da gol. Il gol subito ha tolto qualche certezza, ma dopo un breve periodo il Lecce ha ripreso il comando delle azioni anche se ha lasciato un margine in più agli avversari nel possesso palla. A contare le occasioni da gol non sfruttate a pieno il Lecce avrebbe ampiamente meritato la vittoria e Calori quando recrimina dimentica che Furlan ieri ha fatto almeno tre interventi salva gol mentre il nostro Perucchini ne ha compiuto solo uno (tiro di Marras nella ripresa). A calcio però non si vince ai punti e per questo Trapani e Lecce se ne aggiudicano solo uno a testa con il Catania che ha la possibilità di ridurre ad un solo punto il distacco dalla vetta, in attesa dell’altro big match che si giocherà il 21 gennaio al “Via del mare”. Una circostanza in cui i tifosi del Lecce dovranno dimostrare tutto il proprio amore verso la squadra affollando come nei grandi incontri le scalinate dello stadio, trasformandolo in una bolgia ribollente.
Ernesto Luciani
