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TRAUMI DELLO SPORTIVO: LA CONTUSIONE

TRAUMI DELLO SPORTIVO: LA CONTUSIONE

Se parliamo di traumi sportivi, una delle prime cose che ci viene in mente è la cosiddetta botta o più precisamente contusione.

La contusione è un forte impatto tra muscolo e un corpo rigido che provoca lesioni cutanee e sottocutanee o addirittura coinvolgere muscoli tendini e articolazioni.

In ambito sportivo, specie negli sport di contatto, questo corpo rigido può essere anche un’articolazione come gomito o un ginocchio.

C’è da dire che proprio durante l’attività fisica il muscolo è spesso contratto per fare fronte al gesto atletico, quindi l’impatto genera più danni rispetto ad un impatto a muscolo rilassato dove i tessuti sono più elastici e si spostano con l’urto per minimizzare più possibile i danni.

La conseguenza più classica di una contusione è l’ecchimosi, chiamato volgarmente anche livido e l’ematoma, dovuto al versamento di sangue per la rottura dei capillari più in profondità nel tessuto colpito.

Anche dopo l’ecchimosi e l’ematoma può persistere un po’ di dolore, soprattutto al tatto e al movimento.

Ci sono diversi gradi di entità di contusione, più precisamente quattro.

Il primo grado riguarda una lieve contusione, con presenza di dolore, ecchimosi ma l’ematoma spesso non si forma.

Nel secondo grado avviene la rottura di capillari sottocutanei, quindi di conseguenza presenza di ecchimosi ed ematoma, con dolore maggiore che rende la contrazione del muscolo difficoltosa.

Nel terzo grado viene danneggiato il tessuto muscolare stesso, con l’interruzione di molte fibre, provocando anche danni ai tendini.

Nel quarto grado avviene una grave lesione del tessuto muscolare, cutaneo, articolare e tendineo con incapacità di contrarre il muscolo e rischiando anche necrosi.

L’ideale dopo la contusione risulta il riposo del muscolo colpito, il ghiaccio può ridurre il dolore e la formazione di edema, per poi passare, con tempi diversi in base all’entità, a sedute di stretching e fisioterapia se necessita per aiutare il muscolo a tornare a contrarsi riabituandolo al movimento.

I tempi di recupero di una contusione variano da due tre giorni se si tratta di primo grado fino ad arrivare ad un mese di attenzioni e cure per contusioni di entità maggiore.

In alcuni casi il medico consiglia di intervenire con antinfiammatori FANS, gel e impacchi per velocizzare il processo di guarigione.

Quasi mai si ricorre all’intervento chirurgico.

Quindi il consiglio è di non sottovalutare il problema, cercare di avere cura di se stessi con l’attenzione giusta al trauma per non incorrere in un peggioramento della situazione con conseguente aumento del tempo di recupero.

Buon allenamento a tutti.

 

Antonio Laurentaci

redazione.lecceoggi@gmail.com

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