TREPUZZI: PLAY – la mostra che suona
Fino al 30 dicembre Auditorium Zona Santi – Sabato 14, l’ultimo dei workshop in programma.
Con “La banda, l’incantesimo sonoro”, sabato 14, si chiude il ciclo dei workshop organizzati nell’ambito di “PLAY – La mostra che suona”, allestita a Trepuzzi fino al 30 dicembre.
“PLAY – La mostra che suona”, è un progetto ludico-didattico di Comune di Trepuzzi, Comitato Feste Patronali e associazione BLABLABLA, finanziato dalla Regione Puglia, pensato per avvicinare i bambini ai temi del riciclo, della musica e della tradizione bandistica.
Che rumore fa una tromba palloncino? Come suona un ciabattofono? E che forma ha una buccina romana? Ce lo raccontano i più piccoli, con un’immersione nella musica, multisensoriale e a misura di bambino. Dopo il ciclo di laboratori e la costruzione degli strumenti musicali, “PLAY – La mostra che suona” è visitabile fino al 30 dicembre, presso l’auditorium in Zona Santi a Trepuzzi.
L’allestimento della mostra ha coinvolto tutta la comunità, dai bambini alle loro famiglie, dai docenti ai cittadini, in un percorso interattivo e ritmico nell’immaginario bandistico tradizionale, avvicinando ai temi del rispetto per l’ambiente, del potere educativo dell’arte e dell’importanza di un’osservazione non convenzionale di quello che ci circonda. Dal rifiuto alla musica, una bottiglia può tramutarsi in un piffero. Sono gli oggetti di uso comune, visti tutti i giorni in casa, a essere immaginati e trasformati in musica dai bambini, e poi esposti in mostra, in un percorso multisensoriale che punta a scoprire le potenzialità sonore di ciascun materiale e ad avvicinare i più piccoli alla storica tradizione musicale e bandistica pugliese.
Sono disposti come in un parco giochi, gli strumenti musicali inventati dai più piccoli, in collaborazione con gli adulti, dove ci si può divertire a suonare i tanti sonagli a bastone, cimentarsi con le trombe doppie o i bidoni d’acqua, far riecheggiare i metallofoni e i ciabattofoni, azionare i carillon oppure gingillarsi nell’angolo dei cupa cupa. E ancora, sax, banjo rosa, tamburi, oboi rosa, clarinetti corti, buccine romane, guiro a striscio e xilofoni a placche di legno, fanno da cornice al palco-cassarmonica allestito al centro dell’auditorium, inghirlandato da luminarie, anch’esse provenienti da materiale di riciclo.
Basta seguire il percorso e scoprire la storia di un tuono che si fece tromba, di un tubofono delle voci, sentire i suoni sott’acqua rimanendo asciutti, grazie ai tamburi acquatici, immaginarsi come un giullare di corte al suono di un clarinetto doppio o fare la danza della pioggia con un didjeridoo.
Inseriti in questo approccio innovativo alla scoperta dell’universo musicale e bandistico, sono i workshop previsti per dicembre, rivolti ai bambini. Sabato 14 dicembre, Gioacchino Palma, direttore artistico del festival Bande a Sud e del progetto Il Suono Illuminato, conduce il workshop su “La banda, l’incantesimo sonoro”. (Info e prenotazioni: 331/4604754).
“Nulla è come sembra in PLAY – la mostra che suona”, dice Vito Greco, maestro di scuola dell’Infanzia, a Trepuzzi, e presidente dell’associazione BLABLABLA. “La pratica del riciclo incontra il gioco, portavoce di un messaggio fondato sulle buone pratiche e il consumo critico, per dare vita ad un suono, alla storia di un barattolo che voleva suonare”.
“Con PLAY abbiamo pensato l’approccio al suono in tutte le sue sfaccettature, attraverso il divertimento. PLAY è un invito a schiacciare, a soffiare, a percuotere, a battere, a graffiare, a fischiare e fare pernacchie, ad esplorare le potenzialità sonore dei materiali di riciclo e le loro proprietà acustiche, a capire i fenomeni sonori e l’origine degli strumenti musicali e a scoprire che possiamo crearli con le nostre mani.”, dichiara José Molteni, direttore artistico della mostra.