TUTTE LE LE INCHIESTE CONTRO “TAP” ARCHIVIATE – MA IL COMITATO “NO TAP” PRONTO A PRESENTARE NUOVE DENUNCE
Il GIP di Lecce Cinzia Vergine ha disposto l’archiviazione di tutti i procedimenti sul gasdotto Tap come richiesto dal PM Angela Rotondano e dal ex. Procuratore Capo Cataldo Motta. La decisione è stata resa nota oggi dopo la discussione in camera di consiglio del 30 novembre scorso. I due filoni d’inchiesta, innescati dalle denunce presentate dal Comune di Melendugno e dal Comitato No Tap, riguardano le ottemperanze alla normativa Seveso sul rischio di incidenti rilevanti e l’inizio dei lavori nel cantiere del metanodotto che incide sulla validità dell’Autorizzazione Unica del Mise. Entrambe le inchieste sono state archiviate: non ci sarebbero stati illeciti nell’iter di avvio del cantiere Tap.
“Dal provvedimento di archiviazione rileviamo che Ministeri,GIP,PM sono concordi nel ritenere veritiera la dichiarazione di inizio lavori di TAP. – scrivono dal Comitato No Tap che si era opposto all’archiviazione insieme al Comune di Melendugno – l’unica voce discordante i Carabinieri del NOE,ma sembra non facciano testo.
Preso atto delle conclusioni riteniamo sia il caso di denunciare TAP per aver dato inizio ai lavori senza aver ottemperato alle prescrizioni “ante operam” contenute nel decreto VIA 223/2014.
Per quanto riguarda la normativa “Seveso” sul rischio incidente rilevante anche in questo caso è stata presa per buona la dichiarazione della stessa TAP,secondo cui l’hold up del PRT si attesta a 48,6 tonnellate,un soffio sotto le 50 che impongono la normativa più stringente.
La domanda è sempre la stessa: chi deve verificare le dichiarazioni i TAP? Attualmente manca ancora un progetto esecutivo,ma è stato dichiarato l’inizio lavori e il quantitativo di gas nelle condutture,ma nessuno può verificare? Senza progetto esecutivo,senza prescrizioni,ma certi della quantità di gas nei tubi e con i lavori già avviati”.