UN INCENDIO DEVASTA LE CESINE. DABBENAGINE O VANDALISMO?
Quando si poteva pensare di chiudere il bilancio degli immancabili incendi estivi con un numero quanto mai basso e, soprattutto, di piccola portata ecco la devastazione dell’oasi protetta “Le Cesine”. In fumo una grande fetta di macchia mediterranea.
Gran parte della vegetazione compresa tra la litoranea che da San Cataldo porta ad Torre dell’Orso e quindi ad Otranto e il mare che costituisce il gioiello naturalistico delle “Cesine” è andata distrutta malgrado gli sforzi dei vigili del fuoco e del personale del WWF prontamente intervenuti.
L’incendio divampato dalle prime ore di ieri mattina rinforzato dal vento che spirava forte sulla zona ha distrutto oltre venti ettari di macchia mediterranea.
Ovviamente per stabilire le cause bisognerà attendere che siano espletate tutte le indagini del caso per peraltro potranno essere svolte in un secondo momento al termine delle complesse operazioni di spegnimento. Di certo resta il fatto che, parte del patrimonio floricolo salentino è stato del tutto devastato. Un dato quasi certo è che il focolaio, poi trasformatosi in fiamme violente, sarebbe stato identificato nelle vicinanze di due noti stabilimenti balneari. Da i primi rilievi non ci sono danni alle persone ma, come dimostrano le foto, le Cesine hanno subito un danno che solo col trascorrere di molti anni potrà essere risanato.