UN VOLUME SUL “SISTEMA MUSEALE DI ATENEO” DELL’UNIVERSITÀ DEL SALENTO
Presentazione in Rettorato il 18 novembre 2021
Giovedì 18 novembre 2021 alle ore 15 è in programma nella sala conferenze del Rettorato dell’Università del Salento (piazza Tancredi 7, Lecce) la presentazione del volume “SMA. Sistema Museale di Ateneo”, dedicato appunto ai musei UniSalento (edizioni Grifo); interverranno il Rettore Fabio Pollice, il Presidente del Sistema Museale di Ateneo Genuario Belmonte, l’Assessora a Cultura, Valorizzazione patrimonio culturale e Pubblica istruzione del Comune di Lecce Fabiana Cicirillo e il Direttore del Polo Biblio-museale di Lecce Luigi De Luca. I lavori si potranno seguire anche online su https://unisalento.it/volumesma.
Alcune note sul Sistema museale di Ateneo (a cura del professor Genuario Belmonte)
Il Sistema Museale di Ateneo (SMA) dell’Università del Salento viene istituito nel 2009 allo scopo di promuovere e rendere efficace l’attività delle strutture museali d’Ateneo, da poco arricchitesi nel numero e nell’ambito di competenza, nei loro compiti istituzionali nei settori della ricerca scientifica, della promozione della cultura, dell’acquisizione e conservazione di reperti e documenti, della loro efficace utilizzazione nella didattica universitaria e scolastica nonché della collaborazione ad attività di formazione permanente.
Pur giovane, il SMA dell’Università del Salento rappresenta, nel panorama nazionale, un unicum per varietà e contenuti, secondo solo ai patrimoni scientifici e culturali delle Università storiche e più grandi. Infatti solo 33 dei circa 100 Atenei italiani (pubblici e privati) possono vantare la presenza di almeno un Museo tra le proprie strutture, e il numero di strutture museali dell’Ateneo salentino è superato solo da dieci Atenei nel panorama nazionale.
La localizzazione delle strutture museali di UniSalento è particolarmente favorevole a questa integrazione territoriale, vedendo due musei in città (il Museo Storico Archeologico MUSA e il Museo Papirologico MUPA nel complesso Studium 2000), e gli altri distribuiti in periferia e provincia (Orto Botanico OB e Museo dell’Ambiente MAUS al campus Ecotekne, Museo di Biologia Marina MBM a Porto Cesareo, Museo Diffuso MUDIF a Cavallino, Museo-Osservatorio Ecologico OESEM a Otranto).
Questa diffusione territoriale ha richiesto, ed è stata sostenuta, da accordi e convenzioni con le Amministrazioni pubbliche locali, che rendono concreta e solida la radicazione dell’Università nel territorio salentino. Infatti, il MBM a Porto Cesareo si avvale di una convenzione di lunga data (recentemente rinnovata) stipulata tra UniSalento, Comune di Porto Cesareo, Area Marina Protetta “Porto Cesareo” e Provincia di Lecce. L’OESEM a Otranto (Faro di Punta Palascia) si avvale di una convenzione stipulata tra UniSalento e Comune di Otranto. Il MUDIF di Cavallino si avvale di un accordo tra UniSalento e Comune di Cavallino. L’interazione con il territorio, in questi ultimi anni, è inoltre stata testimoniata dalla forte frequentazione di scuole di ogni ordine e grado, e dall’attrattività turistica soprattutto nei mesi estivi in centri turisticamente attrezzati e recettivi come Porto Cesareo e Otranto.
Il SMA di UniSalento mette a disposizione del pubblico circa 32 ettari di ambiente aperto (oltre 30 con il MUDIF, 1,7 con l’OB, e 0,03 con l’OESEM), e circa duemila metri quadrati di spazi al coperto (in cinque strutture). Il patrimonio di oggetti custoditi supera i 40mila reperti di diversa importanza (storica, artistica, naturalistica), alcuni insoliti (la collezione di papiri accolta e proposta al MUPA è una rarità della museologia nazionale ed europea), altri unici (il MBM e il MAUS custodiscono olotipi e paratipi, gli esemplari su cui si è basata la descrizione scientifica di almeno 30 specie nuove per la Scienza e che, dunque, non possono avere “doppioni” presenti in nessun’altra struttura nel mondo), altri ancora di preziosissima fattura (gioielli del MUSA), tutti di grande importanza scientifica. In totale il funzionamento del SMA e delle strutture museali afferenti coinvolge i Dipartimenti di Scienze e Tecnologie Biologiche e Ambientali, Beni Culturali e Studi Umanistici.
Studi dettagliati condotti presso il MBM o il MUDIF rivelano che circa la metà dei visitatori è risultata composta da studenti di scuole e universitari, mentre la restante metà era composta da visitatori liberi o diversamente raggruppabili, tra cui (soprattutto nelle località a forte vocazione turistica estiva, come Porto Cesareo e Otranto) molti provenienti da fuori regione o dall’estero.
Il flusso dei visitatori è stato molto variabile, in funzione delle strutture museali aperte e/o delle ragioni che hanno influenzato il movimento turistico nazionale. Calcolato sulla somma dei migliori risultati annuali (periodo 2014-19) di ciascuna struttura museale, il valore potenziale è di 27.360 visitatori/anno.