UNIONE POPOLARE È PRONTA PER LA SFIDA DEL 25 SETTEMBRE
Ce l’abbiamo fatta! Unione Popolare sarà presente sulle schede elettorali del 25 settembre in tutte le circoscrizioni d’Italia.
Una pessima legge elettorale, ulteriormente peggiorata dagli emendamenti parlamentari più recenti, ha di fatto costretto solo noi a raccogliere le firme necessarie per la candidatura della lista. Noi lo abbiamo fatto e abbiamo raccolto quasi il doppio delle firme richieste, sull’intero territorio nazionale.
Nel nostro collegio, comprendente Lecce e Brindisi, servivano 750 firme per presentare Unione Popolare alle prossime elezioni. Ne abbiamo raccolte più di 1400.
Per noi e, oltretutto, per la salute del nostro sistema democratico è senza dubbio un grandissimo risultato.
Non è stato facile, avevamo di fronte una montagna molto alta da scalare. Formalizzazione delle candidature, raccolta firme, un’infinità di adempimenti burocratici. Tutto in meno di dieci giorni e in pieno agosto. Un’organizzazione che avrebbe dovuto prendere forma in un anno, è riuscita a bruciare le tappe e vincere la prima partita, quella della candidatura, in poche settimane.
Lo abbiamo fatto attivando fin da subito una raccolta firme che non fosse solo una formalità, ma provando a farne un’occasione di iniziativa pubblica, con tanti banchetti e appuntamenti, dove abbiamo incontrato centinaia tra compagni, militanti, sostenitori, semplici curiosi e persone interessate a discutere di temi e problemi. Decine di nodi territoriali hanno preso vita e si sono organizzati. Abbiamo costruito una raccolta firme partecipata, nel vero senso della parola.
Ma questo è solo l’inizio. La sfida, ora, è quella del 25 settembre.
Dopo questi anni di pandemia abbiamo riaperto sedi, comitati, ricostruito relazioni, riconnesso compagni e territori. Adesso ci aspetta un mese in cui parleremo, in tutti gli spazi possibili, del nostro programma e della agenda sociale che ci aspetta, quando sarà passata la sbornia elettorale e il paese reale si troverà di fronte un nuovo autunno, in cui il caro bollette consumerà i nostri salari e le nostre pensioni. La crisi sociale verrà scaricata, come sempre, su lavoratori e classi popolari. La crisi ambientale continuerà a produrre i suoi effetti devastanti sulle nostre vite e sui nostri territori. La solita, indecente, classe politica italiana proverà a stracciare il reddito di cittadinanza, a mettere sempre più soldi in guerra e armi tagliando scuola e sanità, a rilanciare carbone, gas e nucleare, con buona pace della tanto sbandierata transizione ecologica.
Quello sarà il vero terreno di confronto, lì si misureranno davvero le forze politiche.
E noi di Unione Popolare, potete starne certi, ci saremo.