UNIONE POPOLARE: LE SETTE PRIORITÀ DELL’ALTERNATIVA
Dopo aver raccolto il doppio delle firme richieste, in meno di dieci giorni e in pieno agosto, oggi l’Unione Popolare è pronta a proporre il proprio programma, l’unico di reale alternativa, sull’intero territorio nazionale.
La solita, indecente, classe politica italiana proverà a stracciare il reddito di cittadinanza, a mettere sempre più soldi in guerra e armi tagliando scuola e sanità, a rilanciare carbone, gas e nucleare, tradendo definitivamente ogni velleità di transizione ecologica.
La nostra proposta al Paese è radicalmente alternativa agli scenari che, con insignificanti differenze di sfumature, tutti gli altri schieramenti propongono. Schieramenti che, a braccetto, hanno governato negli ultimi anni, lasciando in eredità salari e pensioni da fame, a fronte della drammatica crisi sociale e ambientale che stiamo vivendo.
Il nostro programma si sviluppa a partire da sette priorità fondamentali: salario minimo legale a almeno 10 euro l’ora (almeno 1600 al mese); tetto al prezzo di gas e luce e tassazione al 90% degli extra profitti delle aziende energetiche; stop all’invio di armi a paesi in guerra e soluzione diplomatica al conflitto in Ucraina; un milione di assunzioni nel settore pubblico, a partire dalla sanità e dalla scuola; lotta dura a mafia e corruzione, rafforzamento degli ispettorati del lavoro per mettere fine agli abusi contro i lavoratori e alla violazione delle norme di sicurezza; nazionalizzazione del settore energetico, per garantire il futuro ambientale e rendere l’Italia leader delle rinnovabili e dei trasporti sostenibili; abolizione della legge Fornero, diritto ad andare in pensione a 60 anni e 35 anni di contributi, pensioni minime a 1000 euro.