UNISALENTO SEMPRE PIÙ AL PASSO CON LE “GRANDI”
Internazionalizzazione, Unisalento si aggiudica il finanziamento di 3 bandi Erasmus + ulteriori 380.000 € per la mobilità di studenti e docenti
L’Università del Salento ha ottenuto il finanziamento di tre progetti Erasmus plus, nell’ambito del Programma Erasmus+ 2014-2020, Azione KA107 (International Credit Mobility) della durata di 26 mesi per la mobilità degli studenti e dei docenti per progetti in Paesi extra-europei con una sovvenzione complessiva pari a circa € 380.000. I progetti finanziati riguardano Albania e Tunisia per l’area umanistica e gli Stati Uniti per l’area tecnico- scientifica.
Queste risorse si sommano alle altre recentemente ottenute, sempre nell’ambito del Programma Erasmus+, per l’anno accademico 2017/2018. Infatti la convenzione Erasmus, recentemente approvata dal Consiglio di Amministrazione, prevede per il nostro Ateneo lo stanziamento di 589.189 euro, in gran parte destinati alla mobilità di studenti, staff per docenza, staff per formazione e come supporto all’organizzazione della mobilità internazionale.
«Questi traguardi», afferma la Prorettrice Mariaenrica Frigione, delegata del Rettore all’Internazionalizzazione, «ai quali vanno sommate le varie opportunità in termini di borse di studio acquisite dal nostro Ateneo come il Programma Invest Your Talent in Italy per i corsi delle lauree magistrali in inglese di Ingegneria, le borse Vinci del percorso internazionale italo-francese magistrale in Scienze Filosofiche, le borse di studio del Ministero degli Interni con la collaborazione della CRUI acquisite per la frequenza dei rifugiati, stanno permettendo al nostro Ateneo di raggiungere un livello di internazionalizzazione sempre maggiore, sia in termini di studenti internazionali iscritti presso il nostro ateneo che di studenti e dottorandi della nostra Università che hanno la possibilità di effettuare un periodo di studio/tirocinio all’estero».
«Tutto ciò», dichiara il Rettore dell’Università del Salento Vincenzo Zara, «è reso possibile con l’impegno costante di tutti: il Delegato affiancato dal Gruppo di Lavoro sull’Internazionalizzazione a cui già da qualche mese si sono aggiunti i Referenti di dipartimento, i singoli Docenti che si sono impegnati nella scrittura dei progetti e le Strutture, sia centrali (in particolare l’Ufficio Relazioni Internazionali) che periferiche». «Siamo certi» conclude Zara «che tutte queste risorse, più alte rispetto a quelle degli anni precedenti, diano impulso a una sempre maggiore internazionalizzazione dell’Ateneo che, sebbene delocalizzato in termini geografici e penalizzato in termini di collegamenti, rappresenta un importante punto di riferimento didattico e scientifico per studenti e studiosi di altri Paesi. L’internazionalizzazione che intendiamo perseguire, e su questo vi è un importante lavoro di squadra in Ateneo, consiste in un progetto culturale transnazionale in cui la mobilità di studenti e docenti gioca sicuramente un ruolo importante ma ancora più importanti sono la condivisione di esperienze didattiche multiculturali e il perseguimento di obiettivi formativi che vanno al di là dei confini nazionali. In sostanza, un’internazionalizzazione vera, lontana anni luce dalle prime esperienze Erasmus di qualche decennio fa».