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USURA UN MALE SEMPRE IN AGGUATO

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Due tarantini sono stati arrestati questa mattina con l’accusa di prestare danaro a commercianti che versavano in difficoltà. Le vittime sono imprenditori residenti a Lecce, Porto Cesareo, Leverano, Copertino, Novoli e Sava. Gli arrestati sono Damiano Surgo, 53 anni, pregiudicato, e Pasquale Surgo, 30 anni, padre e figlio residenti a Lizzano. L’accusa è di concorso continuato in usura aggravata, abusiva attività finanziaria e violazione degli obblighi di sorveglianza speciale. L’operazione è stata rinominata “Compare mio”, dagli appellativi con cui Pasquale Surgo ed uno degli indagati usavano chiamarsi tra loro.

Le vittime erano chiamate a restituire quanto loro prestato con un tasso di interesse che arrivava anche al 200%, e per saldare quanto dovuto erano spesso costrette a cedere immobili e autovetture. Inoltre interrogate dagli inquirenti, erano obbligate a fornire delle versioni dei fatti “precostituite” dagli strozzini.

Dalle indagini è emerso anche che Surgo Pasquale, senza essere iscritto all’apposito elenco, ha esercitato abusivamente attività finanziaria per importi superiori ai 2700 euro.

I due accusati sono stati condotti in carcere a seguito del provvedimento cautelare emesso nei loro confronti dal gip del Tribunale di Taranto Vilma Gilli, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica di Taranto Giovanna Cannarile.

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