VENEZIA vs LECCE – La partita vista il giorno dopo

PARI E PATTA TRA VENEZIA E LECCE CON QUALCHE RIMPIANTO IN Più PER I GIALLOROSSI

La sosta forzata non porta bene al Lecce, ma solo nel risultato, perché come vigoria messa in campo davvero si può criticare poco quanto nulla.

Del resto il risultato fi psarità è stato giudicato dalla maggioranza quello più rispondente alle azioni svolte in campo. La partita, infatti, è stata un continuo susseguirsi di capovolgimenti di fronte con lke due squadre che hanno cercato sempre di vincere la gara senza mai accontentarsi della divisione dei punti.

Il Lecce ha dominato la prima parte della gara con un Tachtsidis sempre più padrone delle chiavi del centrocampo leccese e con Haye che ha svolto bene il ruolo assegnatogli da Liverani. Bravo anche il Venezia, e per esso il suo allenatore, a capire dove dover intervenire per spegnere almeno in parte le velleità del Lecce che sembrava voler a tutti i costi la vittoria.

Quello conquistato ieri sera è il diciannovesimo punto fuori casa (solo il Palermo ne ha fatti di più, 21) ma l’aspetto che mi ha convinto di più è l’autorevolezza dimostrata dai giallorossi nell’affrontare l’impegno reso più difficile anche da qualche remora psicologica dovuta allo shock della partita con l’Ascoli, con il terribile incidente occorso a Scavone.

Che il Lecce volesse i tre punti lo attestano anche i due pali colpiti (Venuti e Calderoni) e l’episodio del rigore non concesso a Venuti e lamentato nel dopo partita da Liverani oltre che d qualche protesta in campo. Il Venezia ha da parte sua qualche assenza importante e la grande parata di Vigorito (un ex) proprio sul finire del match.

In classifica il Lecce riagguanta il Pescara, con una partita in meno, ma non il Benevento (un punto in più) e così rimane al quarto posto in attesa di vedere come si svilupperanno le prossime giornate che, calendario alla mano, mi pare potranno essere molto indicative.

Eugenio Luciani