VERSO LE AMMINISTRATIVE 2017
Giliberti presenta il suo programma articolato in sette punti
Mauro Giliberti, candidato sindaco di Lecce per il centrodestra, ha scelto di lanciare il suo programma di getione della Città, articolato in sette punti, in una location molto significativa, Parco di Belloluogo.
AL suo fianco in questa circostanza l’entourage al completo con il sindaco uscente, Paolo Perrone, la senatrica Adriana Poli Bortone, il consigliere regionale Saverio Congedo, Paride Mazzotta (Forza Italia, ndr), Signore di Fratelli D’Italia e gli assessori Messuti e Coclit. Il candidato sindaco dice: “La priorità è un’ esigenza che è cambiata nel dibattito di tutto il paese e anche di Lecce, ed è la povertà – spiega Giliberti – questo non è un tema della campagna elettorale, ma è il tema; la riqualificazione delle periferie e delle marine sono altri punti prioritari che trovano espressione nel programma con l’hashtag “il sogno”, identificativo inoltre del porto turistico, reale svolta per lo sviluppo del territorio.”
Sette i punti dai cui partire per costruire la città del futuro con sette hashtag per promuovere le azioni e raccogliere idee utili al progetto (da poter inviare all’indirizzo mailprogramma@maurogiliberti.it). Con una priorità, l’attenzione alle fasce più deboli e povere, con un occhio di riguardo alle esigenze delle periferie.
Le sette questioni programmatiche sono
“welfare di prossimità e sostegno al reddito” (#cartafamiglia),
“periferie verdi e ambienti urbani sicuri” (#mus),
“marine città rurale e paesaggio” (#portoturistico),
“economia urbana (#noabusivismocommerciale),
“parcheggi e mobilità Smart” (#parcheggi-interscambio),
“teatro Apollo e luoghi della cultura” (#direzioneautorevole #set), “giovani opportunità e innovazione” (#ufficiolecceuniversitaria #futuro)
Sul centro storico e sulla ztl al suo interno, Giliberti ha precisato di voler comprendere il da farsi “senza essere manicheismi”: “Perché non pensare a un referendum dopo aver sperimentato solo le domeniche? Andremo con calma, anche perché lo strumento referendario deve essere una forza, non un ostacolo”.
Sul tema “Apollo” quanto mai d’attualità Giliberti ha ammesso di non appassionarsi troppo a questa vicenda, ma di guardare in prospettiva, magari pensando a trasformare il teatro in un riferimento a livello europeo, con la scelta di un grande direttore, e in un luogo attivo anche d’inverno.
