VERSO LE AMMINISTRATIVE 2017 A LECCE
Giliberti: “La salute della città ai primi posti nell’agenda di un sindaco. Dalla città dei bambini allo sport anche per gli anziani e per i malati oncologici
Un sindaco deve ascoltare, chiedere, concordare e poi decidere, allo scopo di predisporre strumenti e politiche adeguate a soddisfare i bisogni della cittadinanza che rappresenta. In particolar modo per la tutela di un diritto essenziale dei cittadini, come quello alla salute. In un tempo di forte evoluzione di questi bisogni, il Sindaco deve trovare gli strumenti per rinnovare quel ruolo di massima autorità sanitaria del territorio che alcune scelte di carattere legislativo a livello centrale hanno svuotato di contenuto.
È questo il senso dell’incontro organizzato dall’associazione MoviMenti che supporta la mia candidatura, dal significativo titolo “Lecce Città in salute?”.
Abbiamo forse spiazzato tutti parlando in questi ultimi mesi di futuro, senza polemiche con chi voleva guardare solo al passato.
Per me è importante aver presentato alla cittadinanza, attraverso questo convegno, un metodo con cui affronto non solo la campagna elettorale ma il mio lavoro e la mia vita, e con il quale mi auguro di poter condurre l’amministrazione di questa Città.
Gli specialisti intervenuti hanno contribuito a definire una visione di centro urbano a misura di anziano, di disabile e di bambino in ogni nuovo intervento costruttivo e di riqualificazione cittadina.
Una visione che Giuseppe Palaia, storico medico dello sport con 36 anni trascorsi nell’Unione Sportiva Lecce, ha sperimentato personalmente, identificando nell’attività motoria il giusto antidoto per prevenire e contrastare gravi patologie anche tumorali, in quanto l’esercizio fisico aiuta una efficace reazione dell’organismo rallentando o addirittura azzerando il progredire della malattia. A presenziare al convegno anche il medico che molti anni fa lo operò, uno dei migliori chirurghi d’Italia, Corrado Manca.
Pensiamo ad una struttura sportiva da realizzare nel “nuovo” Vito Fazzi in accordo con la Regione, nonché a mettere a disposizione dei pazienti gli spazi sportivi presenti sul territorio. Così come sosterremo associazioni e realtà sportive dedicate ai disabili, ai malati oncologici e agli anziani, perché lo sport possa essere fattore di inclusione sociale (rendendo, ad esempio, accessibile ai disabili ogni struttura sportiva presente sul territorio).
Silvano Fracella, primario di frontiera del Pronto Soccorso dell’ospedale di Lecce, ha evidenziato le criticità attuali, legate alla portata eccessiva dei flussi in entrata, spesso impropri: sovraffollamento, tempi lunghi, malcontento dei pazienti e in qualche caso risse.
Questo scenario insostenibile potrebbe addirittura peggiorare con il declassamento dei presidi di Galatina e Copertino, riproponendo situazioni già viste con la c.d. “barellopoli” campana, posto che l’unità di emergenza del Fazzi resterà l’unica in tutto il nord Salento. Rilevata la necessità di ampliare e rendere accogliente il servizio di primo intervento, la futura azione amministrativa dovrà dunque essere tesa a decongestionare l’afflusso al Pronto Soccorso dell’ospedale centrale, attraverso un adeguato potenziamento dell’unità operativa e la creazione di percorsi territoriali alternativi di prima assistenza, mettendo in rete i medici di medicina generale, gli specialisti e le associazioni di volontariato, come ha proposto il Dott. Vincenzo Riso, Vice Segretario Provinciale F.I.M.M.G. (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale).
Per il medesimo scopo è necessario implementare programmi di prevenzione, anche negli istituti scolastici (per la lotta al fumo ed all’obesità infantile) ed attuare il piano del traffico, protagonista del mio programma, per ridurre l’emanazione di polveri sottili ed agenti inquinanti.
Una città percepita con gli occhi dei bambini è il punto di vista del Dott. Silvio Pozzi, già primario di pediatria del Fazzi. Perché una città a misura di bambino è una città inclusiva per tutte le categorie deboli ed attenta al loro diritto di essere cittadini autonomi e partecipanti. Occorre quindi favorire la mobilità infantile, un tempo direttamente ed oggi inversamente proporzionale a quella degli adulti, riducendo l’afflusso delle auto all’interno dell’abitato (perché i bambini sono “pedoni puri”), ma anche innalzare il livello della sicurezza urbana, attuando misure (come l’istituzione del MUS, Manager della sicurezza urbana), sulle quali, con l’Associazione MoviMenti, ci siamo concentrati sin dalle prime battute di questa competizione. Recuperare dunque la funzione socializzante degli spazi pubblici urbani, dai parchi alle piazze ai marciapiedi.
Infine, è stata particolarmente importante per me la partecipazione ai lavori di entrambi i Vice Presidenti, rispettivamente di maggioranza ed opposizione, della Commissione Sanità del Consiglio regionale, i consiglieri Paolo Pellegrino e Luigi Manca, i quali hanno condiviso con me la necessità che la salute sia un tema sul quale non si consumino contrapposizioni politiche ma si costruisca una sintesi virtuosa tra diverse visioni, in funzione di una programmazione di lungo periodo delle politiche sanitarie. Prospettiva assolutamente assente nell’operato dell’Amministrazione regionale degli ultimi 15 anni, come è sotto gli occhi di tutti. I due Vice Presidenti hanno inoltre annunciato che avanzeranno una proposta congiunta su oncologia e sport.
Naturalmente non tutti gli obiettivi che intendo perseguire rientrano nelle competenze amministrative dirette del Sindaco o del Comune; per quanto non di propria competenza, il primo cittadino può comunque svolgere un importante ruolo propulsivo attraverso il confronto diretto con gli altri enti preposti (ASL e Regione) ovvero mediante l’utilizzo di strumenti amministrativi di concertazione, quali le Autorità d’ambito, la Conferenza dei Sindaci o le Conferenze di servizi.