VERSO LECCE vs COSENZA: LA PAROLA AI TECNICI
Fabio Liverani: “Giocare dopo un vantaggio o uno svantaggio? Noi dobbiamo pensare solo a noi stessi”
Consueta conferenza di presentazione del prossimo impegno per Fabio Liverani, oggi pomeriggio.
Il tecnico dei salentini ha illustrato lo stato generale di forma della formazione leccese, dei risultati maturati ieri in campionato, delle scelte di formazione e dell’avversario. Ecco come ha presentato l’incontro: “Non credo che giocare a questo punto della stagione in posticipo pesi più di tanto. Può costituire un vantaggio o uno svantaggio magari verso aprile, o maggio. La sconfitta del Catania? Noi dobbiamo pensare a camminare quanto più velocemente possibile, a prescindere da quello che fanno le altre. Dobbiamo continuare sulla striscia delle vittorie, dei punti e delle ultime due prestazioni, che ci danno più certezze delle vittorie stesse. Nelle ultime partite abbiamo visto quanto possiamo essere forti quando giochiamo assieme, con cattiveria e voglia di arrivare al risultato tramite il gioco e la concentrazione. Il Cosenza? Ha una rosa con qualità importanti, ed è quello che dobbiamo tenere a mente, nonostante abbia avuto una partenza non felice. Sarà perciò una gara difficile, del resto in questo campionato non esistono partite facili e sarebbe un errore pensarlo ora. Chi giocherà domani? In attacco ho elementi di qualità che mi danno da pensare quando devo scegliere chi mandare in campo, ma sta a loro crearmi sempre simili diffiocoltà. Anche a centrocampo ci potrebbero essere delle novità perché ci attendono quattro partite in dodici giorni, ma ho la fortuna di avere una rosa competitiva che mi permette di schierare comunque un reparto equilibrato. Pacilli? Gli manca solo il gol. Per il resto sta facendo molto bene da trequartista che, tuttavia, è un ruolo dispendioso fisicamente, perciò deve ritrovare al più presto la migliore condizione. Riccardi? Dopo la gara di Matera mi ha messo addosso dei dubbi ed è stato per questo bravo. Ora so di poter contare su quattro centrali di spessore. Perucchini? Tutto rientrato. Ha lavorato in gruppo e ci sarà”.
Piero Braglia “Nulla da perdere, quindi…”
Dalla conferenza stampa pre-partita di Braglia è emersa concretezza: “Dobbiamo diventare squadra, a prescindere da chi gioca o chi non gioca. Dobbiamo preoccuparci di questo, non di chi andrà in campo“. Nel corso della conferenza, inoltre, ha sottolineato come voglia andare ai playoff per poi potersela giocare con tutti: un passo in avanti dopo che la parola “salvezza” era stata pronunciata da lui nelle ultime uscite, specialmente a margine del ko con la Casertana.
Domani, Braglia ed il Cosenza affronteranno l’altra grande pretendente per la vittoria finale del campionato, il Lecce: “Quando una squadra non vince spesso un po’ di problemi si creano, sta a noi cercare di fare del nostro meglio, vincere il più spesso possibile perché è nelle nostre corde. Quando ti abitui a perdere un po’ di negatività ti rimane, adesso dobbiamo smetterla. L’unica cosa che ho detto loro sabato è di smetterla di giocare con il freno a mano tirato perché non porta a niente. Correte! Quando non ce la fate più entra un altro. Altrimenti si fa fatica anche a fare le minime cose. Mi auguro che sia stata una piccola svolta nel nostro percorso e di iniziare a fare le cose per bene fin da subito, poi vedremo. Con Pincente stiamo facendo un lavoro forse diverso rispetto a prima, lavori a secco e meno possessi. Il tipo di lavoro sulla forza è cambiato, forse è un po’ più tradizionale tra virgolette, poi sarà la partita a dire se lavoriamo bene…
Gli acciaccati non hanno nulla di grave. Quando allenavo a Lecce abbiamo fatto un buon lavoro, sono subentrato, non ho cambiato nulla, siamo arrivati terzi e potevamo essere più fortunati. Ho diversi amici lì e voglio crearmeli anche qui. Voglio tirare questa squadra fuori dai guai e provare a fare un campionato che compete a questa squadra e a questa società.
Io ho sempre la speranza, e ci credo, di arrivare a fare i playoff e poi da lì giocarmela con tutti sperando che vada bene, voglio migliorare lavorando, non chiacchierando. Noi siamo nella condizione che non abbiamo nulla da perdere a Lecce, dobbiamo fare la partita con massima rabbia e intensità, poi avremo partite ancora più importanti. Facciamo una bella gara a Lecce, dobbiamo venire fuori da questa situazione con le nostre forze.
Non andremo a difenderci, cercheremo di continuare sulla nostra linea, non ho intenzione di cambiare a meno che non riesca a recuperare qualcuno. Lo stadio sarà pieno, loro sono primi, dobbiamo essere bravi noi a limitare le loro fonti e a correre più di loro. Saracco e Perina, non c’è una linea, entrambi sanno bene cosa sta succedendo, sono due buoni portieri e se uno ha un momento di difficoltà rifiata e poi torna a giocare.
Se Baclet e Mendicino staranno bene giocheranno entrambi, se lo meritano, si completano si danno una mano e si stimano. E’ già una buona base. Non avevo alternative neanche sabato scorso, Tutino ci darà una mano. C’è Caccavallo che può essere utile, è un buon giocatore che deve adattarsi alla nostra squadra e così potrà contribuire alla causa. Dobbiamo diventare una squadra. Anche in difesa dobbiamo lavorare meglio come reparto, non è una questione di lentezza o caratteristiche dei giocatori, è necessario usare l’intelligenza, allenarsi e migliorare di partita in partita“.