VERSO LECCE vs GENOA – La Parola ai Tecnici
Fabio Liverani: “Una gara di vitale importanza”
Proprio contro il Genoa Fabio Liverani ha vissuto una breve parentesi di esperienza da allenatore, ma il passato e solo tale e il tecnico ora leccese guarda avanti e al futuro della sua squadra che spera di rivedere con la stessa grinta di domenica scorsa a Firenze. Liverani si è soffermato, in conferenza stampa, tanto sulla brutta gara di Ferrara quanto sulla entusiasmante vittoria contro la Fiorentina. Intanto c’è da evidenziare l’estrema emergenza con cui il Lecce affronterà il Grifone per le tante assenze per squalifiche (Rossettini e Lapadula) o infortuni (Mancosu, Meccariello e Dumancic): cosa che potrebbe determinare l’adozione di un differente modulo tattico contro i liguri (forse una difesa a 3). Sono in piedi, a detta di Liverani, tre ballottaggi per una maglia da titolare sono: Riccardi/Dell’Orco, Majer/Tabanelli e Farias/Babacar.
Questa le parole di Liverani: “Infortuni e squalifiche fanno parte di quello che è il corso di una stagione, – esordisce Liverani -, a volte può accadere che le assenze si accaniscano su uno stesso reparto e vai in emergenza. A prescindere da tutto abbiamo comunque i giocatori per disputare una buona gara, non abbiamo ne l’abitudine ne la voglia di pensare a chi manca. La sconfitta di Ferrara – prosegue – ci ha fatto capire che non abbiamo alcuna possibilità di abbassare l’attenzione e la concentrazione e dopo Firenze questo è avvenuto, se fossero andati in campo i titolari avremmo perso ugualmente – spiega il tecnico giallorosso – ci saranno tre ballotaggi e riguardano, Riccardi-Dell’Orco, Farias-Babacar, Majer-Tabanelli, mentre Benzar è indisponibile dopo una botta subita a Ferrara. Farias e Falco non hanno ancora i 90 minuti nelle gambe, dovrò decidere sul loro utilizzo, cercando di capire quanto potrebbero essere utili dall’inizio o a partita in corso. La Mantia? è una possibilità; il Genoa è una squadra che con il suo allenatore ha una identità precisa, costruisce gioco, con giocatori di tecnica e personalità, come Pandev, Agudelo e Romero: è uno scontro diretto, ma secondo me, la classifica non rispecchia il reale valore del nostro prossimo avversario. Non essere ancora riusciti a vincere in casa non mi pesa – conclude -, per me è importante vincere, al di là del campo”.
Thiago Motta “Gara difficile ma noi punteremo a fare bene”
“Mi aspetto una gara difficile. Noi partiremo sempre allo stesso modo, cercando di andare in attacco perché avremmo più possibilità di vincerla”. Sulla formazione nutre ancora dei dubbi: “Pinamonti? Vedremo. Ha fatto doppietta in Coppa Italia ma anche Favilli è pronto per giocare a Lecce. Sturaro invece si è ripreso bene, è un leader naturale dentro e fuori dal campo e ha caratteristiche difficili da trovare. Sono contento che sia con noi. Leager non ce la fa e anche Saponara ha avuto un dolore alla caviglia, per il resto, a parte Zapata, stanno tutti bene”. Un giornalista gli chiede se cambi qualcosa lottare per la salvezza piuttosto che per grandi traguardi: “Cambia l’obiettivo. Io sono stato chiamato per salvare il Genoa e per farlo bisogna stare uniti e sacrificarsi. Siamo tutti coscienti che bisogna salvare la squadra e non portarla in Champions”.