VERSO TARANTO vs LECCE – GLI AVVERSARI DI FRONTE
Il derby che si giocherà domani allo “Iacovone” vedrà di fronte due squadre che non si affrontano da ventiquattro anni per cui ha ormai un sapore di rivalità agonistica alquanto annacquato ma basterebbe chiedere, a tifosi dai capelli ormai bianchi, se ce ne sono ancora, e chiedere delle trasferte in riva allo Jonio per vedere la partita al mitico “Mazzola” e si capisce subito quanto erano importanti quelli delle stagioni in cui Taranto e Lecce si giocavano ruoli importanti per la promozione in serie B. Oggi, meglio domani sul prato verde dello stadio “Jacovone” ritorna in veste minore ma siamo certi nel cuore dei meno giovani ci sarà un sussulto emozionale. Come non ricordare, infatti, quelle feste dello sport che erano i match tra Taranto e Lecce.
Poi le strade delle due società si sono divise e mentre i giallorossi hanno veleggiato tra serie B e serie A nell’era Jurlano e Semeraro, il Taranto ha vissuto anni bui vivacchiando in campionati minori certo non all’altezza della passione dei tifosi rossoblu che meritano molto di più.
La profonda crisi vissuta dagli anni 90 sino… all’altro ieri dal sodalizio tarantino ha portato al continuo rinvio di quello che sarà il sessantesimo derby della storia tra le due squadre.
Ora, però, ci siamo ed è intenzione di tutti di affrontarlo nel migliore dei modi: il Taranto con la voglia di riassaporare il gusto della vittoria perduto da qualche tempo e sfiorato domenica scorsa a Reggio Calabria; il Lecce per dare un seguito al clamoroso risultato di Castellammare di Stabia dove potrebbe aver dato una svolta decisiva alla propria stagione.
Quando l’estate scorsa, il Taranto ha beneficiato del ripescaggio ritornando nel calcio professionistico, il duo Dellisanti-Papagni (poi esonerato) si è messo al lavoro per poter allestire una formazione capace quantomeno di conquistare subito la salvezza. Sono arrivati, alla corte della Presidente Elisabetta Zalatore, ottimi innesti a cominciare dalla difesa dove in porta è arrivato Mauroantonio. Il pacchetto arretrato è stato poi rinforzato da Altobello e Stendardo al centro. In mezzo al campo sono giunti Nigro e l’ex leccese Lo Sicco insieme al giovane Sampietro. In attacco il grande colpo è stato l’attaccante Magnaghi. Le cose però non sono andate nel migliore dei modi e Papagni dopo nove giornate ha avuto il benservito dopo la sconfitta per 3 a 1 rimediata a Catanzaro. Una decisione sofferta visto il legame che esisteva tra Papagni e la società pugliese, ma figlia soprattutto di un rendimento mediocre che non ha sortito i risultati sperati. Non è andata molto meglio col nuovo tecnico ma qualche segno si comincia a vedere e in casa tarantina si spera che proprio col derby del grande Salento si possa ricominciare a sorridere.
M.P.