ZULLO – Conservatori e Riformisti -: ASSUNZIONE DEL PERSONALE, NOI DA UNA PARTE SOLA. QUELLA DEL MERITO
Non sappiamo bene cosa abbia in mente il Presidente Emiliano con la sua maggioranza. E’ certo che la nostra posizione è chiara e non ha i caratteri ondivaghi che spesso manifestano le posizioni dei colleghi di maggioranza. La politica è fatta di scelte e si deve dire da che parte si sta. Noi stiamo dalla parte della meritocrazia e non dalla parte di chi, formatosi nelle fabbriche di Niki o nelle corti dei partiti ha ottenuto un posto di lavoro senza concorso ed oggi pretende la stabilizzazione. Portiamo avanti la nostra difesa della meritocrazia fin da quando eravamo in Consiglio nella scorsa legislatura come PDL e poi come F.I. Siamo per i concorsi pubblici perché crediamo nella meritocrazia come valore fondamentale per determinare efficienza e sburocratizzazione nella Pubblica Amministrazione. Tuttavia siamo altresì uomini delle Istituzioni e come tale sentiamo il dovere di rispettare le leggi e le sentenze della Corte Costituzionale. La LR 47/2014 è legge e la sentenza della Corte Costituzionale ha legittimato l’art. 2 e su questo non si transige.
Emiliano però attenzioni un dato: la stabilizzazione va riservata esclusivamente a quei precari che sono stati acquisiti in servizio dalla Regione ai sensi dell’articolo 35 del decreto legislativo 30 marzo 2001. Infatti, la L.R. 47/2014, nel richiamare il famoso comma 529, richiama l’art. 35 suddetto poiché contenuto nel 529 e, a nostro giudizio, molto opportunamente la Corte Costituzionale ha legittimato quell’articolo della L.R. 47.
Orbene, a noi risulta che solo una decina di precari è entrato alla Regione con le procedure di cui all’art. 35 e su questo tema animeremo il confronto in Consiglio e fuori dal Consiglio. Siamo convinti che gli idonei non vincitori del concorso devono prepararsi a ricorrere contro ogni stabilizzazione che possa essere effettuata a favore di precari che non siano stati assoggettati alle procedure ex art. 35 dec. Leg.vo 165/2001. In disparte poi ogni considerazione sugli spazi assunzionali e sui limiti di spesa del personale il cui rispetto non può vedere l’indifferenza di Emiliano, della politica e delle Organizzazioni Sindacali perché se si dilata la spesa del personale oltre gli spazi assunzionali si mette a repentaglio la stabilità economico-finanziaria della Regione e anche questo non può essere permesso.
Il centrosinistra deve finirla di procedere con procedure clientelari e vestire una buona i panni del buon padre di famiglia con senso di responsabilità verso chi ha vinto un concorso dimostrando di meritare il lavoro e verso una collettività che paga tasse esorbitanti non certo per foraggiare clientele.